Evento straordinario, la venerazione per tre giorni, nella Cattedrale di Acireale, della Reliquia del Beato don Pino Puglisi, su promozione dell’arciprete parroco don Roberto Strano.
La foto di don Pino campeggiava, addossata alla colonna del transetto, ed anche fuori, al di sopra dell’ingresso centrale della Chiesa, con un sorriso disarmante che sembra dire: cosa vuoi da me? Sono semplicemente un testimone di Cristo. Sì, a costo della vita. Cerca anche tu d’essere un testimone di Cristo, a qualsiasi costo.
La reliquia è un frammento della costola frantumata dalla pallottola che lo colpì nel novembre 1993, per mano di un concittadino palermitano, un killer. La mafia odiava la sua vita di autentico apostolo di Cristo, che metteva in pratica il Vangelo, attraverso iniziative positive, specie mirate alla formazione di bambini e giovani del degradato quartiere del Brancaccio, operando nella piccola chiesa parrocchiale e in locali annessi.
In tale occasione, la comunità parrocchiale Maria SS. Annunziata, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno pastorale, ha corrisposto alle attese di don Roberto, che di recente ha celebrato il XXV anniversario dell’ordinazione sacerdotale.
Riportiamo da “Canterò per sempre l’amore del Signore” -lettera di don Roberto alla comunità parrocchiale – la sua testimonianza, a proposito della sua giovanile vocazione: “Con don Tonino Bello, dico che Dio per me ‘ha scritto “T’amo” sulla roccia, sulla roccia, non sulla sabbia come nelle vecchie canzoni. Forse l’ha segnato di notte.’Sì, di notte, un mistero. Ho maturato la mia vocazione nel Seminario diocesano, nello Studio teologico San Paolo di Catania e nel Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. E soprattutto di fronte al tabernacolo, ogni giorno ho pregato il Signore…”
Tre concelebrazioni eucaristiche, con altrettante omelie, imperniate sull’operato apostolico del Beato e sul suo martirio, hanno particolarmente contrassegnato le ore di preghiera, con una eccezionale e commossa partecipazione di fedeli. Essenziale il riconoscimento dell’impegno del parroco, profuso nel suo ministero pastorale.
Mons. Pio Vittorio Vigo, vescovo emerito, che ha devotamente portato la Reliquia, ha tracciato il profilo del Beato, quale sacerdote di eccellenti virtù.
Il vescovo, mons.Antonino Raspanti, parlando della vittoria del Beato don Pino sul mondo della mafia, ha invitato i fedeli ad essere coraggiosi nelle piccole cose, a combattere, nello scontro con chi, pur battezzato, non ha voluto “raddrizzare le proprie vie”. Nel contesto, luminoso il riferimento a Gesù “venuto a portare il fuoco; venuto a portare la spada”.
Fervido ringraziamento di don Roberto al cardinale Paolo Romeo per l’invio della Reliquia, con la significativa frase di don Pino: ”Se qualcuno fa qualcosa, allora insieme possiamo fare molto”.
Il Cardinale ha precisato che per la prima volta la Reliquia ha lasciato Palermo; ha esaltato la vita di donazione del Beato- 33 anni di sacerdozio – il suo amore per la verità e la giustizia, esortando tutti al rispetto della dignità della persona, alla solidarietà e sussidiarietà.
Anna Bella