Ad Acireale funzionerà, tra qualche giorno, un ambulatorio sanitario per i bisognosi, nello spirito di Camillo de Lellis che, nella sua vita e storia particolari, riusciva a vedere nell’ammalato Cristo sofferente. Questo passaggio fu talmente importante che rovesciò la cattiva visione che affliggeva gli ospedali della sua epoca, ovvero considerare il malato una fonte di guadagno per i medici. Oggi San Camillo vive ancora oggi ed è presente attraverso i suoi confratelli in quei terrotori li’ dove essi operano. Acireale è uno tra questi: le sorelle sono presenti nell’ospedale Santa Marta e Santa Verena, i fratelli sono impegnati con la mensa per i poveri e con il centro ascolto e nella casa della speranza ” Viviana Lisi”.
Oggi – 10 giugno 2015 – è stato presentato un ambulatorio, presso il Centro acese San Camillo, per i più bisognosi e meno abbienti. Fratel Vincezo Duca ci spiega meglio: “L’idea dell’ambulatrio è nata dal nostro centro ascolto, dai nostri volontari e da chi viene a bussare in cerca di aiuto. In quest’anno abbiamo pensato di venire incontro a queste esigenze mettendo a disposizione due stanze: una per l’ambulatorio ed un’altra come sala d’aspetto. Vogliamo che questo sia un punto salute per la prevenzione per le problematiche di salute dei più bisognosi. Giorno 13 luglio questo amburatorio sarà inaugurato da mons. Pio Vigo, ma gia’ da subito inizieremo con le visite, settimanali e quindicinali, grazie alla collaborazione dei medici pensionati e volontari che vogliono impegnarsi nel volontariato. Tutti potranno accedervi, purche’ chi si presenta ne abbia realmente bisogno e non faccia il furbetto. San Camillo e la salute sono due termini inscindibili: Camillo era attento alla cura ed alla salute delle persone ma aveva come fine la loro salus, ovvero la salvezza dell’anima”.
Riccardo Naty