Domenica 23 novembre scorso, trentaquattresima ed ultima dell’anno liturgico, coincidente con la solennità di ‘Cristo, Re dell’Universo’, la ‘Confederazione diocesana delle Confraternite’ ha organizzato l’annuale ‘Raduno’ delle Confraternite e dei Comitati dei festeggiamenti con inizio alle ore 9 presso l’Istituto delle Suore Pallottine di Riposto. I vari gruppi si sono ivi ritrovati per vivere il momento iniziale, con una riflessione dettata dal rev.mo sac. Gaetano Pappalardo, segretario vescovile, sul tema ‘In Gesù Cristo il nuovo umanesimo’.
Dopo i saluti iniziali del delegato vescovile per le confraternite sac. can. Venerando Licciardello e del presidente della Confederazione delle Confraternite Franco Scarpignato, il sac. Pappalardo intratteneva il folto uditorio con la propria riflessione, partendo dalle antiche origini delle Confraternite e dalle attività particolarmente di mutuo soccorso che queste svolgevano, per giungere, poi, ai tempi attuali in cui queste associazioni di fedeli, libere ed incoraggiate dalla gerarchia ecclesiastica, a questa sottostanno in base alla missione canonica loro assegnata.
Le Confraternite, infatti, vivono la vita ecclesiale affiancando i sacerdoti, con i quali condividono la vita attiva della Chiesa Universale. In Gesù Cristo, che entra nella storia, si vive, dunque, il nuovo umanesimo, perché Cristo entra in quella dimensione
umana che proprio a Lui deve fare riferimento, pur se, a volte, può riuscire alquanto ostico aderire alla Sua proposta. E’ lostesso Cristo, infatti, che vedendosi abbandonato con il pretesto della difficile comprensione dei Suoi discorsi da quelle folle, che dapprima lo hanno cercato, chiede ai suoi discepoli: ‘Volete forse andarvene anche voi?’.A questo punto, ecco la professione di
fede di Pietro: ‘Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!’. Pietro, cioè, esprime la piena ed incondizionata adesione a Cristo, a nome proprio e dei discepoli e, quindi, dell’umanità intera.
Di seguito, il nutrito gruppo di partecipanti, munito dei rispettivi abiti e segni distintivi, si dirigeva in silenzioso ed ordinato corteo verso la vicina Basilica di San Pietro per partecipare alla solenne concelebrazione eucaristica conclusiva, presieduta dal vescovo mons. Antonino Raspanti.
Nando Costarelli