Il 28 luglio ha avuto luogo la riapertura al culto dell’amato Santuario “Maria SS. di Loreto”, con la benedizione del vescovo, mons. Antonino Raspanti, attraverso aspersione d’acqua per la chiesa, dopo i lavori di restauro, finanziati dalla Comunità Europea. Sono presenti il sindaco, ing. Roberto Barbagallo, autorità ecclesiastiche, civili, sociali, accademiche, specie del mondo della cultura incentrato nella Biblioteca Zelantea; la comunità parrocchiale.
Il parroco, don Gianpaolo Bonanno, saluta tutti e ringrazia quanti si sono adoperati per il restauro degli affreschi del prezioso Santuario, in particolare sottolinea l’interessamento del vescovo Raspanti, e del suo predecessore, mons. Pio Vittorio Vigo; dei rappresentanti della Soprintendenza Provinciale e Regionale ai Beni Culturali; dei parrocchiani, concludendo che con tenacia si è pervenuti all’ottimo risultato finale.
In effetti, gli affreschi restaurati con i loro colori originali creano un’atmosfera quasi soprannaturale, invitando le persone al rapporto personale con Dio.
La celebrazione della santa Messa del vescovo Raspanti è resa solenne dai canti del coro ben affiatato. L’omelia è densa di significati storici, religiosi, liturgici e spirituali. Molto sensibile l’attenzione per l’arte sacra, le cui immagini sono “trasparenza di Dio”: i padri attraverso gli affreschi vollero dare la possibilità di fede al popolo di Acireale.
La dott. Fulvia Caffo, Soprintendente ai Beni culturali di Catania, felice dei risultati conseguiti dopo un lungo lavoro, puntualizza quello che ritiene un valore aggiunto: la volontà di valorizzare la cultura del territorio, potenziando la meta turistica. Si sofferma sulla personalità artistica di Pietro Paolo Vasta, fondatore di un’apposita scuola, di cui faceva parte il figlio Alessandro. Augura di rafforzare la memoria storica e collettiva.
La dott. Enza Cilia, dirigente responsabile del Centro regionale per la Progettazione e il Restauro, manifesta la sua forte emozione per la meravigliosa chiesa, patrimonio artistico da curare e conservare. La dott. Carmela Cappa interviene con determinazione; altrettanto, Antonio Altobello dell’impresa “Alchimia” di Modena. Inoltre, Davide Rigaglia, dell’impresa subappaltatrice, analizza da esperto gli affreschi.
Attraverso un collegamento video-audio tra la Chiesa e il salone, tutti possono seguire il momento culturale.
Alla dott. Fulvia Caffo chiediamo: Secondo lei, cosa rappresenta per Acireale questo Santuario?
“E’ un prezioso scrigno di fede e di bellezza, perché attraverso immagini artistiche si vivifica la fede e si contempla la Madonna lauretana. La sua presenza arricchisce il territorio di Acireale e la comunità che lo ama e curerà la conservazione dei bellissimi restauri da poco conclusi, tramandando alle giovani generazioni questa antica tradizione.”
A conclusione viene distribuito ai presenti il libretto “Gli affreschi del Santuario Maria SS. di Loreto”.
Anna Bella