La folla è quella delle grandi occasioni, l’emozione è palpabile, il silenzio e l’attenzione fanno capire che è un evento che rimarrà a lungo nella memoria dei presenti. E’ quello che ieri è successo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova in Monterosso Etneo, in occasione dell’ordinazione sacerdotale del diacono Rosario Pappalardo.
La strada che ha portato il giovane a questo passo così importante è lunga e inizia alcuni anni fa. La sua formazione pastorale oltre che nel seminario acese si è svolta nelle parrocchie di Santa Venera e Sacro di Gesù di Santa Venerina, sotto la guida del parroco don Giovanni Marino. Raggiungere per un diacono questo importante traguardo deve essere una immensa gioia e adesso questo lungo cammino che l’aspetta sarà in salita, con grandi gioie e con tanto impegno in una fase storica in cui è importante ritrovare i veri valori della vita. Nella chiesa cattolica il presbitero è il ministro di culto che ha il mandato di presiedere il culto, annunciando ai fedeli la parola cristiana e guidando la comunità. Ed è il secondo grado del sacramento dell’ordine sacro che si articola nei tre gradi del diaconato, del presbiterato e dell’episcopato.
La comunità di Monterosso etneo quest’anno ha vissuto importanti eventi nell’ambito religioso; infatti la chiesa è stata da poco riaperta al culto, dopo circa due anni di chiusura, per gli urgenti lavori di restauro. Lo scorso 8 luglio la prima celebrazione, presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, ha dato inizio ai festeggiamenti che sono proseguiti per tre giorni e conclusi con la conferenza di presentazione dei lavori di restauro.
Rosario Pappalardo ha ricevuto l’ordinazione presbiteriale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Raspanti, alla presenza dei felicissimi e orgogliosi genitori, dei tanti sacerdoti presenti, tra cui padre Giuseppe Arcidiacono, parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova, il vicario generale mons. Guglielmo Giombanco e il cerimoniere vescovile don Roberto Strano. Alla fine della funzione religiosa l’intervento del sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Orazio Caruso, che ha sottolineato non solo l’importante momento vissuto dalla comunità con l’ordinazione del nuovo sacerdote, ma anche la gioia della riapertura al culto della chiesa.
Infine, è stato il neo sacerdote a concludere la cerimonia esprimendo gioia e commozione in uno dei momenti più significativi e importanti della sua vita.
Gabriella Puleo