Diocesi / Settanta parrocchie all’annuale assemblea dei catechisti per parlare di evangelizzazione

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“Nella pietà popolare, poiché è frutto del Vangelo inculturato, è sottesa una forza attivamente evangelizzatrice che non possiamo sottovalutare: sarebbe come disconoscere l’opera dello Spirito Santo. Piuttosto, siamo chiamati ad incoraggiarla e a rafforzarla”. Queste parole di Papa Francesco, tratte da Evangelii Gaudium, riassumono perfettamente il tema affrontato dall’Assemblea diocesana dei catechisti, che si è svolta presso l’auditorium della parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Acireale nell’annuale appuntamento di inizio anno pastorale.
Il tema – ha ricordato don Carmelo Sciuto, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano – corrisponde al piano pastorale del Vescovo che ha chiesto di sviluppare una catechesi che sappia dialogare con la ricca e variegata pietà popolare che da secoli nutre e sostiene la fede della nostra gente.
Al convegno erano rappresentate 70 parrocchie con la presenza di circa 400 intervenuti. Durante l’iniziale momento di preghiera, animato dagli alunni del Seminario diocesano, mons. Giovanni Mammino, vicario generale, commentando il brano evangelico del ritrovamento di Gesù al tempio, ha ricordato che Cristo si fa pellegrino verso Gerusalemme facendo propria la pietà della sua famiglia, senza trascurare le cose del Padre celeste. Anche il cristiano deve attingere ed esprimere la fede attraverso la mistica del proprio popolo, tuttavia senza sfuggire il personale cammino vocazionale in completa obbedienza alla volontà divina.
A seguire è intervenuto, in un’articolata relazione, don Francesco Zaccaria, docente di teologia pastorale presso la Facoltà Teologica Pugliese.
Nel trattare il tema “Iniziazione simbolico – rituale dei fanciulli e pietà popolare” si è soffermato sul riconoscimento di quest’ultima come forza per l’evangelizzazione dei giovani e delle loro famiglie. Essa, inoltre, arricchisce e completa la liturgia della Chiesa, fonte e culmine della vita ecclesiale, e nei paesi a maggioranza cattolica essa spesso costituisce, specialmente per i poveri, l’unico modo di vivere la fede. Per cui l’evangelizzatore è chiamato non a giudicare ciò che manca nella fede di costoro, piuttosto a farsi pellegrino con loro, per apprezzare ed ampliare la vita teologale presente in essa.

L’indomani i catechisti sono andati in pellegrinaggio al Santuario di Vena, dove, dopo  il Santo Rosario, è stata celebrata la Santa Messa da mons. Mammino, al termine della quale egli ha conferito il mandato diocesano ai catechisti, esortandoli a comunicare Cristo con la testimonianza della propria vita.

Mattia Cantali

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