Un finanziamento di circa 120.000 euro per la chiesa parrocchiale Maria Vergine della Catena di Maria Vergine, frazione di Santa Venerina. La struttura necessita di lavori di consolidamento, miglioramento sismico e restauro, perché colpita dal sisma del 26 dicembre del 2018. L’opera, come confermato dalle comunicazioni della Diocesi di Acireale, sarà finanziata per l’80% dalla Conferenza Episcopale Italiana con il contributo dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica. Il restante 20% dalla parrocchia, attraverso una raccolta fondi. Ad autorizzare i lavori, il Comune di Santa Venerina, il Genio civile di Catania, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e la Diocesi di Acireale.
La chiesa di Maria Vergine, centro di aggregazione sociale
La ricostruzione post-terremoto dei centri parrocchiali, importanti per la vita di una comunità, è necessaria. Perché un edificio di culto, oltre la funzione strettamente religiosa, è di grande interesse per il valore sociale, educativo e culturale. Il vicario generale mons. Giovanni Mammino ed il direttore dell’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi don Angelo Milone hanno consegnato alla ditta incaricata i lavori. Questi saranno ultimati entro i primi mesi del prossimo anno.
L’impegno del vescovo verso le comunità locali
“Il nostro vescovo mons. Antonino Raspanti – dichiara don Angelo – ha assunto l’impegno della ricostruzione come responsabilità verso le comunità locali, anche quelle più piccole. E ha cercando percorsi di realizzazione degli interventi più urgenti in base all’immobile e alla sua rilevanza storico-artistica, alle necessità della comunità e al contesto territoriale. Stiamo proseguendo, quindi, nella restituzione alle comunità locali degli edifici sacri e locali annessi, anche in questo periodo di pandemia, perché il lavoro non si ferma. L’obiettivo, dunque, è riconsegnare alle comunità l’originaria bellezza e la totale fruizione”.