Si è tenuto ieri, lunedì 27 giugno, in una sala del seminario vescovile di Acireale, l’incontro – per il I, Ibis, II vicariato della Diocesi – che precede e prepara alla “missione giovani” in programma dal 7 al 15 ottobre avente come slogan “Ascolta la tua sete”, e che ha visto la partecipazione di parroci, religiosi, responsabili dei gruppi giovanili e di oratorio, associazioni e movimenti. Ad animare la missione saranno i frati francescani di Assisi con l’aiuto di giovani provenienti da tutta Italia, suore, frati.
Prima del convegno il canto di invocazione allo Spirito Santo, la preghiera in preparazione alla “missione giovani” e al Giubileo dei giovani, il canto di affidamento; ad introdurre padre Mario Gullo, direttore del servizio diocesano per la pastorale giovanile, a presentare la missione e a spiegarne il suo significato i frati francescani di Assisi: padre Francesco, padre Gianluca e padre Fabio.
«Facciamo questa missione da tanti anni – ha detto padre Francesco -; la fatica è quella di far comprendere che tutti abbiamo bisogno della missione, io sono il primo. Il grande problema è di chi si sente giusto. Noi abbiamo continuamente apparati di immagine e quando ci incontriamo siamo formalmente corretti, ma girato l’angolo cominciamo a giudicare.
«Noi partiamo dall’incontro tra Gesù e una donna difficile da conquistare – ha spiegato – che avviene a mezzogiorno, nell’ora più calda e luminosa. Questa donna va da sola in un pozzo con il bisogno di acqua, di bere, ha sete: questo vuol dire che conserva la voglia di vivere, ha avuto cinque mariti, è una donna che tutti giudicano, disastrata nell’affettività, fallita nell’amore. Dietro il bisogno dell’acqua c’è il desiderio di vita, di sentirsi amata. Gesù, sorgente di acqua viva, va da questa donna, la conquista con la meraviglia e la stupisce dicendole: “Mi dai da bere?” e l’aiuta a far pace nella sua vita permettendole di fare del bene.
«I giovani devono ascoltare la loro sete – ha aggiunto tra l’altro padre Francesco -, hanno bisogno di sentirsi amati. Noi non vogliamo convertire ma aiutare le persone a risvegliare una sete che si è addormentata, poi avviene l’incontro con Gesù, siamo responsabili dei giovani e che “bevano acqua viva”; quando vado in discoteca alle due di notte per dire che Gesù è morto per te, non mi sento giudicato. Il desiderio di Dio è la fraternità. Dobbiamo andarli a cercare i giovani, non bastano i convegni. Dio è sceso e si è incarnato, si è mischiato con l’umanità».
In seguito, padre Gianluca ha delineato il programma che caratterizzerà la missione:
«Il 7 ottobre pomeriggio ci sistemeremo nelle varie famiglie, la sera ci verrà dato il mandato. La missione si svolgerà in due luoghi, a Giarre e ad Acireale, in entrambi faremo l’adorazione eucaristica in una chiesa centrale. Gireremo per locali, bar, palestre, luoghi di aggregazione in genere. Giorno 8 mattina ci recheremo nelle scuole superiori dove daremo una testimonianza e si inviteranno i ragazzi alle serate che partiranno dal martedì successivo. Andremo in alcune messe frequentate dai giovani e a Randazzo per invitare i ragazzi a partecipare alla catechesi.
«La prima tematica che tratteremo da martedì 11 – ha spiegato padre Gianluca – sarà quella emorroissa, la seconda su come papa Francesco arriva davanti al Crocifisso dicendo “Illumina le tenebre del cuore mio”, la terza sera parleremo delle ferite di ciascuno di noi, la quarta tratteremo la luce del karma, passione, morte e resurrezione di Gesù, sabato 15 vi sarà il Giubileo dei giovani con la messa conclusiva del Vescovo»
Al termine dell’incontro, qualche giovane presente ha dato la sua disponibilità e adesione per partecipare come missionario e vivere questa nuova esperienza.
Si terrà questa sera alle 20 il terzo e ultimo incontro in preparazione alla “missione giovani” nella sala Tau della parrocchia S. Francesco d’Assisi al Carmine in Giarre per il il III,IV,V e VI vicariato.
Graziella De Maria