Solo uomini nella Giunta siciliana
La discriminazione è materia del diritto che interessa diversi campi d’azione; in questo fine anno 2020, colpito dalla pandemia, anche la politica siciliana si adegua: l’unica donna che faceva parte della Giunta regionale di Musumeci, formata da dodici assessori, è stata estromessa.
Sin da subito era stato annunciato un rimpasto e, quindi, la cosa non ci lascia perplessi perché una donna è stata rimossa, fa specie e lascia senza parole il fatto che nella Giunta siciliana siano rimasti solo uomini e tutto ciò fa tornare alla mente il fatto che le donne vengono ”inserite”, adagio adagio, come un atto dovuto e così, sembra proprio che la politica, in fondo, continui ad essere fatta solo da uomini. Ci viene da pensare che questa scelta infelice ci faccia tornare indietro di qualche decennio.
In tante Regioni Giunte con parità di genere
Nel Paese, la maggior parte delle Regioni a statuto speciale hanno attuato pienamente i principi sulla parità di genere, addirittura la provincia autonoma di Trento e la Sardegna hanno scelto la doppia preferenza di genere, per arrivare alla provincia autonoma di Bolzano che, addirittura, arriva a quattro preferenze.
Ed è proprio questo modello, di doppia preferenza, che auspica la prof.ssa Margherita Ferro, consigliera di Parità della Regione Sicilia; tra l’altro è anche l’Europa che chiede, a gran voce, di incrementare in numero di rappresentanza politica delle donne.
“ Il mio ruolo impone il sostegno morale e attivo a tutte le donne della Sicilia, ai diritti conquistati nel tempo e alla consapevolezza delle lotte vissute da tante donne per l’affermazione del principio di parità, di uguaglianza e per lo sviluppo di un paese moderno. Perché ci sia sviluppo competitivo strutturale (cioè non occasionale, ma duraturo), serve innovare, mettere in campo la strumentazione di innovazione sociale necessaria a generare valore ossia investire sui sistemi per recuperare i gap di competitività economica, ambientale e sociale”.
La visione della Sicilia diventa monoculare
E ancora, continua la prof.ssa Ferro, “Da oggi la visione politica della Sicilia diventa monoculare, porterà con sé solo la visione al maschile e questa visione distorta, che non rappresenta la società, potrebbe portare, tragicamente, a promuovere politiche che non vanno nella direzione delle pari opportunità e di una crescita equa e paritaria del sistema economico e sociale”.
In questi giorni, numerose sono state le missive che sono giunte al tavolo del presidente Musumeci, come quella de La Rete dei Comitati per le Pari Opportunità della Regione Sicilia che rappresenta tutti i Comitati Pari Opportunità presso i Consigli degli Ordini degli avvocati, dopo aver preso atto della mancanza di donne in Giunta Regionale, dopo il rimpasto, dichiara che, la scelta messa in atto è in netto contrasto con i principi degli articoli 3, 51, comma 1 e 117, comma 7 Costituzione, che, nella loro attuazione, rappresentano il principio di attuazione, mai raggiunta prima, della parità di genere.
Mariella Di Mauro