Green logistics / Con 14 nuovi camion “Euro sei” rilancia la sfida per il Sud: meno inquinamento e più business

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Si chiama “Green logistics” ed è la nuova frontiera dell’economia contemporanea. Una logica spinta dalla convinzione che una politica aziendale orientata ad azioni a ridotto impatto ambientale porti migliori risultati, in termini di business, di ecosostenibilità e d’immagine.
Nel comparto maggiormente interessato, quello dei trasporti, – informa un comunicato – l’anello di congiunzione tra salvaguardia del sistema, impegno sociale e best practices è l’intermodalità: una reale alternativa al modello “tutto strada” che, a una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica, abbina la percezione positiva del consumatore finale. E i motivi sono più che validi: il caro-gasolio, la frammentarietà dei trasporti, le nuove forme d’interazione nella filiera, in due parole l’“asset sharing”, basato sul circuito virtuoso della logistica collaborativa, con meno costi e meno inquinamento, grazie alla condivisione dei mezzi. Chi ha puntato sull’intermodalità sta già raccogliendo i primi risultati, soprattutto se su strada arrivano eco-mezzi figli delle più recenti normative: è il caso dei camion “Euro sei” – dal nome della disposizione europea finalizzata a ridurre l’inquinamento causato dai veicoli stradali – e di un’azienda tutta siciliana che, ancora una volta, dimostra di essere innovativa: Dn Logistica, storica realtà fondata nel 1957, oggi punto nevralgico per i servizi logistici e di trasporto merci su scala nazionale. La loro “strada” prosegue nella direzione della biocompatibilità, segnando un’altra tappa sul percorso tratteggiato dall’Unione Europea: l’acquisto  di  14 camion “Euro Sei” che completeranno il parco mezzi sostituendo gli esistenti “Euro 5”.camion euro 6

L’inaugurazione è prevista per sabato 21 febbraio, negli stabilimenti della zona Industriale (XX Strada).

Una scelta che s’innesta in un sistema virtuoso – si afferma nel comunicato stampa -, che due anni fa ha visto l’apertura del nuovo terminal ferroviario a ridosso dello scalo merci di Bicocca, con flussi continui di treni in partenza e arrivo, per una riduzione del 50% delle operazioni di carico e scarico merci. Le variabili ci sono tutte: investire sui servizi per essere competitivi, scommettere su trasporti più efficienti e sul capitale umano secondo modelli di legalità e trasparenza. Se si aggiungono i recenti dati positivi ricavati da Ecotransit – autorevole portale che monitora le performance delle aziende rispetto al consumo energetico e alle emissioni prodotte dal traffico merci – il quadro è completo: le percentuali di CO2 emesse nell’atmosfera sono in discesa per le aziende che hanno sposato una logistica strategica attraverso un interscambio di modalità diverse di trasporto come gomma, nave e rotaia. Scelte di campo che fanno bene a un settore strategico come quello del trasporto merci, che ha un forte impatto sul Pil nazionale e dimostra la centralità della Sicilia nella creazione di sviluppo e ricchezza.

 

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