Alcuni giovani del Santuario di Valverde, con la collaborazione di “FreeBack to life” e sotto la guida di padre Gelson dos Santos Lazarin − giovane agostiniano scalzo giunto dal Brasile −, hanno realizzato un documentario amatoriale intitolato “Pellegrini sulla via di Maria”, che racconta, in 12 minuti circa, la storia del Santuario stesso a partire dalle apparizioni della Madonna al brigante Dionisio. Il Santuario valverdese è stato scelto dal Vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, insieme con quello di Vena, nel Comune di Piedimonte, oltre che alla Cattedrale acese, come luogo nei quali lucrare l’indulgenza giubilare in occasione dell’anno Santo straordinario indetto da Papa Francesco.
La leggenda del brigante. Nel 1038, un viandante di nome Egidio, salendo per l’altipiano dell’antica Vallis Viridis, si vide sbarrare la strada dal brigante Dionisio. Questi stava per colpire la sua vittima, quando una voce misteriosa lo fermò e gli intimò: «Dionisio, Dionisio, non toccare il mio devoto servo, deponi quell’arma e cessa di condurre codesta vita di brigantaggio»; era la Madonna. Dionisio gettò via l’arma e chiese perdono ad Egidio; la Vergine lo aveva convertito.
Un giorno, la Madonna gli apparve e manifestò la volontà della costruzione di un Santuario in suo onore; Dionisio, per Suo volere, effettuò un pellegrinaggio e sull’altipiano della Vallis Viridis, dove uno stormo di gru indicò il luogo prescelto per la costruzione del tempio. Durante i lavori venne a mancare l’acqua; la Vergine apparve a Dionisio e gli disse: «Batti sulla roccia della tua caverna»; da questa scaturì una fontana d’acqua.
Con l’apparizione dell’agosto 1040, avvenne il prodigio sul pilastro: mentre Dionisio pregava nel tempio ormai ultimato, la Vergine, circondata da angeli e tra armonie celesti, lo rassicurò della sua protezione; la celestiale visione restò impressa su di un pilastro del tempio.
Un po’ di storia. Il terremoto del 1693 ridusse il Santuario in un ammasso di macerie; l’immagine della Madonna rimase intatta, riportò solo una piccola fenditura sull’aureola.
Con la ricostruzione del Santuario venne realizzato il convento e affidato agli Agostiniani Scalzi.
Il portone in bronzo è caratterizzato da 22 pannelli che raccontano le apparizioni della Vergine e gli eventi storici del Santuario.
All’interno, l’altare della Madonna con il prezioso affresco chiuso da un’artistica porta in argento, l’altare maggiore costruito con marmi preziosi, diversi altari in marmo intarsiato, tele ad olio e vetrate istoriate.
Nel cortile del convento sono presenti delle pitture monocrome che raffigurano i misteri del Rosario, la statua di S. Agostino e i pannelli, aggiunti recentemente, che raccontano i pellegrinaggi e l’evoluzione iconografica della Madonna di Valverde.
Il documentario, che termina con la preghiera alla Madonna di Valverde, realizzato su dvd, è stato già presentato ai giovani che partecipano agli incontri di “Insieme è bello” nella sala Augustinus e potrà essere visionato dai pellegrini che giungeranno in uno dei più antichi Santuari mariani della Sicilia.
Graziella De Maria