A Marsiglia, per la storia: Germania e Francia, a due anni dalla cocente eliminazione dei galletti ai quarti di finale dei Mondiali 2010 per mano dei tedeschi, con gol decisivo di Hummels, le due grandi del calcio europeo si incontrano al Vélodrome per una partita che, a detta di molti, è una vera e propria finale anticipata: il blasone, la storia, i giocatori in campo dicono questo. Deschamps ripropone in toto gli undici calciatori che hanno asfaltato l’Islanda ai quarti: 4-2-3-1, con Sissoko, Griezmann e Payet ad agire dietro Giroud. Loew, dall’altra parte, si trova costretto a rivoluzionare l’assetto a causa delle numerose assenze: 4-3-3, con Muller falso nueve affiancato da Ozil e Draxler; a centrocampo Emre Can e Schweinsteiger coadiuvano Toni Kroos.
L’atmosfera è elettrica e i giocatori percepiscono la tensione sugli spalti: si parte subito a mille, con Payet a capeggiare l’arrembaggio francese. All’ottimo avvio dei galletti (Griezmann pizzica Neuer con un tiro a giro troppo debole), fa da controcanto l’occasione tedesca con Muller, il cui tiro sibila alla destra di Hugo Lloris. Il custode dei pali del Tottenham, al quarto d’ora, si esalta su Emre Can, il cui tiro di controbalzo sembra destinato all’angolino destro: il predominio territoriale della Germania si fa più evidente, con i padroni di casa che lasciano l’iniziativa ai tedeschi, rinculando con tutti gli effettivi dietro la linea della palla per poi ripartire in contropiede. Schweinsteiger stuzzica ancora Lloris alla mezz’ora, la Francia si fa vedere in contropiede con Giroud contrastato in extremis da Howedes dopo un contropiede innescato da un errore di Boateng. Quando tutto sembrava condurre la prima frazione allo 0-0, ecco il colpo di scena: a tempo già scaduto Rizzoli, fischietto nostrano designato per la partitissima, assegna un rigore ai galletti francesi, dopo un ingenuo tocco di mano di Schweinsteiger in seguito a un contrasto aereo con Evra. Griezmann, impeccabile, fredda Neuer dagli 11 metri. Inutile il 66% di possesso palla degli uomini di Loew: i bleus, oltre alla bravura, sembrano anche avere la dea bendata accanto.
Gli uomini di Deschamps partono bene anche nella ripresa: il promo acuto è di Giroud, poi la Germania prova a riprendere il predominio territoriale, anche se sterilmente. Boateng lascia la partita al 61′ per infortunio: altri brutti segnali in vista per i campioni del Mondo. Al 66′ Loew rompe gli indugi inserendo Goetze per Can: Kimmich mette subito dopo un cross velenoso su cui Draxler prova ad avventarsi invano. La Germania prova a premere, avanzando ancor di più il baricentro: proprio per questo, Deschamps prova a rinforzare gli ormeggi inserendo la sostanza di Kante per un Payet più appannato del solito.
A pochi secondi dall’ingresso in campo del mediano del Leicester, la Francia raddoppia: la firma è ancora di Griezmann, giunto al suo sesto gol all’Europeo. La magia la compie Paul Pogba che, al limite sinistro dell’area di rigore, ruba una palla e poi danza con la sfera, mettendo in mezzo un cross morbidissimo smanacciato da Neuer e raccolto dall’attaccante dell’Atletico Madrid che, di punta, insacca a porta vuota. La Germania è anche sfortunatissima, quando Kimmich centra l’incrocio dei pali con un gran tiro a giro di sinistro: poi Draxler su punizione sfiora il palo alla sinistra di Lloris. I tedeschi meriterebbero di riaprire la partita, ma la Fortuna arride ai galletti: Kroos batte una punizione deviata da un difensore francese, con la palla che rotola a pochi centimetri dal palo difeso da Lloris. Poi Howedes mette i brividi agli spettatori del Vélodrome con un colpo di testa fuori di poco. Che per i francesi sia serata di grazia si capisce anche a tempo scaduto, quando Lloris si esalta su un colpo di testa di Kimmich: la capocciata di Gotze, fuori di nulla, fa poi calare il sipario sulla partita.
La Francia, seppur con l’ombra di un rigore assegnato a tempo abbondantemente scaduto, e alla fine di un primo tempo di sofferenza, doma i tedeschi dimostrando pragmatismo e grande forma fisica. tutto questo, Deschamps può aggiungere il tocco del fuoriclasse: il piccolo Diavolo Antoine Griezmann ha dimostrato di essere l’uomo più in forma di questi Europei, trascinando i suoi a una vittoria tutt’altro che scontata. Per l’attaccante dei colchoneros, a Saint-Denis contro il Portogallo, sarà sfida nella sfida contro CR7.
Giorgio Tosto
Il tabellino:
Germania-Francia 0-2
Marcatore: Griezmann su rigore al 47′ p.t.; Griezmann al 27′ s.t.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Höwedes, Boateng (dal 16′ s.t. Mustafi), Hector; Schweinsteiger (dal 34′ s.t. Sané), Emre Can (dal 22′ s.t. Götze); Özil, Kroos, Draxler; Müller. All. Löw
Francia (4-2-3-1): Lloris; Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra; Pogba, Matuidi; Sissoko, Griezmann (dal 46′ s.t. Cabaye), Payet (dal 27′ s.t. Kanté); Giroud (dal 33′ s.t. Gignac). All. Deschamps
ARBITRO: Rizzoli (Italia)
Ammoniti: Emre Can (G), Schweinsteiger (G), Özil (G), Draxler (G), Evra Kanté (F),