La storia dei vini in Sicilia è affascinante e ci riporta indietro nel tempo, grazie a scambi e collaborazioni tra diversi popoli che con coraggio e dedizione, hanno fatto del vino un’eccellenza nel mondo.
Antichi reperti archeologici testimoniano che la Sicilia è stata una delle prime regioni italiane a conoscere l’arte dell’enologia.
Negli ultimi anni assistiamo ad un interesse sempre crescente di produttori appassionati che scelgono di impegnarsi con coraggio e determinazione, a trasformare la qualità delle loro vigne, utilizzando nuove tecniche.
Ecco che il Wine Sicily, una realtà nata a Palermo e giunta alla quinta edizione, da diversi anni, conquista sempre più terreno nel settore. Quest’anno, sarà nella splendida cornice dell’Orto Botanico dell’Università degli studi di Palermo, con un coinvolgimento annuale di 50 cantine e più di 400 referenze.
Una tre giorni dedicata all’eccellenza vitivinicola siciliana e un focus dedicato agli operatori del settore richiamando temi di biodiversità e sostenibilità.
Wine Sicily, il programma
I primi due giorni sabato 21 e domenica 22 ottobre l’evento, sarà aperto al pubblico winelovers, giornata dedicata ai clienti appassionati del vino, che nelle scorse quattro edizioni, si sono presentati in massa, raggiungendo tremila partecipanti lo scorso anno e più di quattromila durante il lancio di Wine Sicily a Milano.
La terza giornata, lunedì 23 ottobre, sarà riservata e dedicata soltanto agli operatori del settore, b2b, GDO e mondo Horeca.
Prevista la degustazione di vini delle migliori cantine siciliane, incontri laboratori, e un focus sul vino in Sicilia con gli specialisti. Previste due masterclass il sabato e domenica alle 18.30, realizzate in collaborazione con Le Vie dei Tesori – in partnership con Cantine Pellegrino e Dei Principi di Spadafora.
Sarà anche l’anno del terzo Premio Wine Sicily, assegnato da una giuria composta da 10 wineblogger provenienti da tutta Italia. A coordinarli il palermitano Ugo Cosentino (Grand Crew) e Ilaria Cappuccini, ormai Ambassador dell’evento, in arte Just.SayWine.
Presenti quest’anno quaranta cantine siciliane
Tante le cantine coinvolte anche quest’anno. Oltre quaranta cantine siciliane, da Fazio, Duca di Salaparuta, Florio, Principi di Spadafora a Cantine Pellegrino, da Salvatore Tamburello, Terre di Gratia a Ilenia Coppola. Dall’isola di Ustica l’azienda pluripremiata Hibiscus, dal versante etneo l’azienda Destro, dal ragusano i vini Mikale. E poi l’azienda messinese Tenuta Rasocolmo, Tenute Cuffaro, Costantino Wines, Casa di Grazia, cantine Birgi, Don Tomasi e tante altre.
Ampio spazio anche per il settore dei distillati siciliani, con la degustazione di Gin ed Amari nostrani, per degustare nuove fragranze della nostra terra. Per scoprire e riscoprire nuovi sapori ed eccellenze del Made in Sicily.
I temi di questa edizione, saranno diversi e consentiranno di coinvolgere gli influencer del vino. La prima masterclass, che si svolgerà presso l’area Talea, partner dell’evento, sarà dedicata all’educazione e all’ approccio col vino. E si degusteranno le 5 referenze proposte dall’azienda Pellegrino.
Nella serata di sabato 21 ottobre, saranno previste attività collaterali con il Fuorisalone che vedrà protagonista il cibo siciliano abbinato all’etichette presenti alla manifestazione.
In abbinamento, il live concert del gruppo palermitano “A Noi Ci Piace Vintage”, capitanato da Vincenzo Ferrera e Dario Sulis.
Previsto un ticket (18 euro) che consente ingresso, degustazioni, il calice di vino con relativo porta calice. Ingresso soltanto su prenotazione nelle fasce orarie previste: sabato e domenica dalle 17-21; lunedì dalle 10.30 alle 14.30.
Con un calice in mano e il cuore ebbro di stupore, tra passiti, malvasie, nerello mascalese, zibibbo, inzolia, la Sicilia riesce a conquistare i palati nel mondo.
Non resta che venire a degustare i vini pregiati scegliendo itinerari lungo le strade del Wine Sicily che attraversano la Sicilia, ricordando coltivatori innamorati della loro terra e fieri delle proprie origini.
Giusy Giacone