Nella mattinata di oggi a Catania, al Convitto Cutelli, in via Vittorio Emanuele II, si è tenuta la conferenza ‘Dall’arte del Carretto all’arte del Tombolo’ a cura di Benedetto Caruso e Maria Teresa Di Blasi, facente parte del ciclo di 5 conferenze dal titolo ‘La donna nell’arte. Le arti per le donne’ organizzate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania nell’adesione alla ‘Giornata Internazionale della Donna’.
Dopo i saluti di Stefano Raciti, rettore del Convitto Cutelli, di Rosalba Panvini, Soprintendente dei Beni Culturali ed Ambientali, e di Benedetto Caruso, Dirigente Responsabile dell’UOb4, hanno preso la parola
Maria Teresa Di Blasi, le merlettaie di Mirabella Imbaccari e l’artista santantonese Nerina Chiarenza, nota pittrice di carretti siciliani.
“Con orgoglio e commozione oggi abbiamo accompagnato la nostra concittadina illustre, Nerina Chiarenza, al Convitto Cutelli – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura, Quintino Rocca – Bisogna dire che sì, siamo abituati a tessere le lodi delle sue doti artistiche, al punto da considerarla la Frida Khalo dei Carretti siciliani, da santantonese con doti ampiamente riconosciute in Italia e all’estero, ma oggi ci ha fatto piacere celebrarla anche come simbolo vivente di emancipazione femminile: il suo riuscire a distinguersi in un ambiente tipicamente maschile, e in un periodo storico sicuramente non semplice, c’insegna l’importanza della perseveranza nel portare avanti ciò in cui si crede e che ci rende felici, perché in fin dei conti esiste solo un modo giusto di essere donna, ed è lo stesso modo giusto di essere uomini: si chiama libertà.
È lecito quindi – ha concluso – lasciarci andare quest’oggi alle parole giuste: viva Nerina Chiarenza, viva Aci Sant’Antonio, viva i suoi artisti e la sua storia!”.
Sebastiano Ambra