Echi di Natale / Nella basilica San Pietro di Riposto, artistico presepe siciliano fino al 10 gennaio

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presepe siciliano Riposto

Come ogni anno a Riposto, nella Basilica Matrice di San Pietro, è possibile visitare un bellissimo presepe allestito dal presepista Orazio Quattrocchi. Insieme all’associazione “Tu es Petrus”, dal 2004 egli si è fatto promotore di questa iniziativa.

Nel presepe, alla sua diciassettesima edizione, è possibile ammirare le pareti dei casolari in parte senza intonaco, con piccole finestre chiuse da porticine di legno e ringhiere nei balconi in perfetta riproduzione fatte a mano, dove il visitatore percepisce la vita e i mestieri delle masserie tipiche siciliane.

Orazio Quattrocchi
Orazio Quattrocchi ha realizzato l’artistico presepe insieme all’assoc. Tu es Petrus

A Riposto un presepe tipico siciliano

A dare maggiormente l’aspetto tipico etneo sono le strade ai piedi del monte con abitazioni rurali riprodotte secondo lo stile tipico di un tempo. Lì i pastori con i loro greggi si sistemavano per la notte nei cascinali sparsi.

Sparse qua e là nel presepe ceste e panieri che custodiscono pane e il companatico dei pastori e dei massai, con i pochi mobili che arredavano le abitazioni del borgo siciliano. Una ventina di statuine in terracotta di Caltagirone sono le protagoniste di un lavoro certosino.
Lavoro curato in ogni piccolo aspetto con i personaggi narrati nella Bibbia e dalla tradizione cristiana che caratterizzano le prime ore di vita del Messia.

La tradizione del presepe ha origini molto antiche che ci riporta a Greccio (Rieti), dove San Francesco, rappresentò la manifestazione dell’umanizzazione del Verbo di Dio, nella povertà e nell’umiltà di un presepe.
Con l’aiuto di un nobile del luogo, un certo Giovanni, fece porre della paglia in una mangiatoia. E si procurò perfino un bue e un asino perché fosse visibile a tutti, in qual modo il bambino Gesù era nato a Betlemme, privo di tutto ciò che è necessario a un neonato.
Per quella notte, del venticinque dicembre 1223, San Francesco si era premunito dell’autorizzazione del Papa.

Non era molto frequente allora la celebrazione dell’Eucarestia su di un altare portatile. Nei Vangeli dell’infanzia gli angeli dicono ai pastori che il “segno” per loro sarebbe stato un bambino avvolte in fasce e deposto in una mangiatoia. È la scelta minoritica di Dio! Nel presepe di Greccio, San Francesco ha voluto presentarci Gesù, quale esempio sublime di umiltà, povertà, di emarginazione.

“Ho già in mente per il prossimo anno – dice Orazio Quattrocchi – dei particolari diversi e delle novità che attireranno la curiosità degli appassionati del presepe.

È possibile visitare il presepe di Riposto fino al dieci gennaio, secondo gli orari di apertura e chiusura della Basilica.

Nino Di Mauro