Ecologia / Proteggere la Posidonia oceanica: un logo per il progetto “Miarem”

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Posidonia

Si lavora, sulle due sponde del Canale di Sicilia, per proteggere le praterie di Posidonia Oceanica. La Sicilia e la Tunisia – esordisce un comunicato stampa -, divise geograficamente ma riunite graficamente nel lavoro del giovanissimo studente modicano Francesco Minardo, formano in maniera stilizzata, il logo che rappresenterà il progetto strategico transfrontaliero “Miarem, Metodologie innovative e misure di rafforzamento per la protezione dell’ambiente mediterraneo”.

Per arrivare al logo si è svolto un contest tra una scuola siciliana e una tunisina, al quale hanno partecipato numerosi studenti, che hanno potuto così effettuare un vero lavoro. Alla fine è stato scelto il lavoro di Minardo, studente dell’istituto “Archimede” di Modica.

Francesco Minardo e Paolo Ferlisi
Francesco Minardo, autore del logo e Paolo Ferlisi, coordinatore del progetto “Miarem”

Quello del contest è stato un appuntamento che ha visto i ragazzi come veri protagonisti, in prima linea all’interno del progetto “Miarem”. Questo nasce dalla cooperazione transfrontaliera tra Sicilia e Tunisia e con l’obiettivo – si sottolinea nella nota stampa – “di trasferire il know-how tecnologico finalizzato al ripristino ambientale di parti degradate dei fondali marini del Mediterraneo“.

Miarem, progetto per salvare la Posidonia

Si lavora, in particolare, su una superficie pari a 1000 mq di fondale degradato mediante il reimpianto di ‘Posidonia Oceanica e la posa di opere di protezione dell’habitat e delle principali specie ittiche.

“La proposta della realizzazione di un contest, avanzata dalla professoressa Mariella Di Rosa, è stata subito accolta positivamente da tutti i partner del progetto.  Così ha dichiarato il coordinatore Miarem, Paolo Ferlisi. I lavori grafici prodotti sono stati tutti di qualità e hanno sintetizzato al meglio il senso del progetto. E’ stato difficile giungere al vincitore finale”.

La docente Mariella Di Rosa ha voluto fortemente intercettare l’occasione, riconoscendola utile per la sua scuola,  e ha anche ringraziato in lingua francese tutti i partner internazionali che aderiscono al progetto “Miarem” e che hanno regalato questa opportunità agli studenti dell’Istituto di Modica.logo Miarem

La scelta del disegno vincitore del Progetto transfrontaliero “Miarem”si è effettuata nei giorni scorsi. Il lavoro di Francesco Minardo è così diventato il logo ufficiale. “Minardo, con un abile intervento di destrutturazione dei confini geografici della Tunisia e della Sicilia – si sottolinea nella nota stampa -, è riuscito a riassumere graficamente le tematiche centrali del progetto Miarem”.

Il logo del progetto Miarem

E lo studente stesso ha spiegato: “Ho voluto accostare Tunisia e Sicilia in un’unione simbolica, che non esiste realmente. Ma che ho voluto rappresentare in un logo molto lineare e stilizzato e colorato con i colori simbolo di questi due territori”.

Adesso il lavoro si intensifica. Si mira a creare una cultura ambientale ad hoc e a formare le coscienze. Dopo la pubblicazione online del logo nel sito ufficiale www.miarem.eu, le attività del progetto transfrontaliero continueranno a ritmo serrato. In particolare, si attiveranno diverse azioni che mirano alla creazione di una cultura di tutela e ripristino dell’ambiente lungo le coste tunisine.

Intanto, si effettueranno lo studio e la caratterizzazione delle aree degradate di Posidonia, con l’obiettivo di ripristinarle. Utilizzando in questo tecniche innovative accompagnate da specifiche azioni di formazione, sensibilizzazione e comunicazione.

Il progetto “Miarem”, che non è, in effetti, molto conosciuto dall’opinione pubblica, gode di un ampio partenariato formato da Arpa, Università degli Studi di Catania, Faculte des Sciences de Tunis, dall’Escole Supèrieure d’Ingénieurs de Medjez el Beb, dall’Institut Supérieur de Biotechnologie de Sidi Thabet, da Flag e da Mediterraneo Consulting.
Per restare aggiornati sul proseguimento del progetto è possibile visitare il sito www.miarem.eu

Maria Pia Risa

 

                                                                                                                     

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