Ecostostenibilità / 28 marzo, è l’ora della terra: luci spente per contrastare la crisi climatica

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Sabato 28 marzo alle 20 e 30 locali, partendo dall’Australia, nel mondo scatterà Earth Hour, l’Ora della Terra del WWF: la più grande mobilitazione globale per contrastare i cambiamenti climatici, che invita le persone a spegnere la luce per un’ora con l’obiettivo di dimostrare, attraverso un gesto simbolico, un impegno concreto per la salute del pianeta. Lo scorso anno Earth Hour coinvolse milioni di persone in 188 Paesi, mentre furono 18.000 i monumenti tra i più  importanti al mondo (dalla Tour Eiffel all’Opera House di Sidney) a restare al buio per un’ora,

La biodiversità globale è protagonista di un allarmante declino, che viaggia a una velocità senza precedenti: si stima che siano circa un milione le specie a rischio estinzione, anche a causa degli effetti, già oggi, sempre più frequenti e devastanti del riscaldamento globale. Earth Hour è un’occasione per agire contro la crisi climatica e per affermare che il ripristino dei sistemi naturali è essenziale per contrastare il disastro climatico, così come è necessario accelerare le azioni di decarbonizzazione. 
Milioni di persone in tutto il mondo sono invitate a prendere parte agli eventi realizzati in occasione di Earth Hour 2020, e a partecipare alla raccolta firme online “Voice for the Planet”, per unire le voci di tutti in un unico grido per salvare il pianeta. Questa raccolta firme, infatti, sarà poi presentata ai leader mondiali in occasione di forum globali come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per contribuire ad assicurare un New Deal for Nature and People, che sappia affrontare la perdita della natura, invertire il declino ambientale, e salvaguardare il nostro futuro. 

“Il tasso globale di perdita della natura a cui abbiamo assistito negli ultimi 50 anni non ha precedenti nella storia dell’umanità, in relazione alla minaccia per le vite e il benessere umani – ha detto Marco Lambertini, Direttore Generale del WWF International-. Si stima che i servizi forniti dalla natura valgano 125.000 miliardi di dollari l’anno (il doppio del PIL mondiale) e senza queste risorse naturali, le imprese e i servizi da cui dipendiamo falliranno. La natura ci avvantaggia anche fornendoci cibo, acqua e aria pulita, ed è uno dei nostri più forti alleati contro il cambiamento climatico. È fondamentale che ognuno di noi aggiunga la sua voce per salvare il Pianeta, chiedendo un New Deal per la Natura e le Persone nel 2020, per un futuro sostenibile”. 

Oltre alle organizzazioni della società civile e ai cittadini, molti capi di stato, ambientalisti e anche celebrità celebreranno l’Ora della Terra, unendosi al movimento necessario per garantire un futuro sano, resiliente al cambiamento climatico e sostenibile per tutti. Il video ufficiale dell’Ora della Terra 2020 condivide le voci di cittadini, imprese, governi e celebrità di tutto il mondo, tra queste: Antonio Guterres (Segretario Generale delle Nazioni Unite), Alexander Van Der Bellen (Presidente dell’Austria), Lara Worthington (modella e attrice australiana), Gonzalo Revoredo (attore, Perù), Swoopna Suman (musicista, Nepal) e Deng Lun (attore, Cina).

La crisi climatica purtroppo sta colpendo in particolar modo anche l’Italia. Il Mediterraneo si sta riscaldando più velocemente della media globale, causando eventi meteorologici sempre più estremi: a novembre 2019 è stato allarme acqua alta a Venezia, con un picco registrato di 187 centimetri, il secondo più alto di sempre, che ha provocato notevoli danni. Nel 2020 il WWF Italia ha scelto proprio Venezia come città simbolo della lotta al climate change, dove il prossimo 28 marzo si terrà l’evento centrale italiano dell’Ora della Terra, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Venezia che da subito ha sostenuto e patrocinato l’iniziativa. 

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