Un giovane su 5 ammette di essere distratto alla guida del proprio veicolo. Un dato non da poco per chi è chiamato all’educazione stradale. Circa 4 su 10 confessano di andare spesso oltre il limite di velocità consentito. Lo smartphone? Uno su 5 non smette di usarlo quando è nel traffico. A rivelarlo è una ricerca di Skuola.net e Autostrade per l’Italia, svolta su un campione di 2.075 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 25 anni, condotta nell’ambito di “Non chiudere gli occhi”, il progetto di promozione dell’educazione stradale nelle scuole.
Educazione stradale / Un giovane su cinque distratto alla guida
Una confessione shock, quella dei giovani guidatori, che evidenzia la loro diseducazione quando sono in strada. La situazione cambia leggermente quando si tratta delle regole base di circolazione stradale previste per il mezzo che conducono. Cinture, casco e limiti sui passeggeri a bordo pare siano rispettati dal 60% dei giovani intervistati. A questi si aggiunge un 18% che tendenzialmente rispetta le regole, pur con qualche dimenticanza. Distrazione, stanchezza, uso di sostanze e velocità eccessiva sono compagni di viaggio di molti giovani conducenti. Tra gli under 25 che abitualmente portano un mezzo, ben 1 su 5 racconta di essere spesso con la testa tra le nuvole proprio mentre è alla guida. E una quota simile, circa il 21%, ammette di essere stata coinvolta in incidenti a causa dei propri comportamenti errati.
I giovani alla guida / I cattivi comportamenti
Quasi 4 giovani su 10 ammettono di viaggiare sempre o spesso oltre il limite consentito. Anche la necessaria lucidità, richiesta a qualsiasi conducente, è una merce che non sempre si trova: circa 1 su 7 dice di mettersi frequentemente alla guida quando è assonnato o comunque molto stanco. Purtroppo non manca un altro grande classico: la guida in stato di alterazione psicofisica. Infatti, 1 su 6 confessa di aver guidato con la mente annebbiata da alcol o sostanze.
Educazione stradale / Come un giovane dovrebbe comportarsi alla guida
Sul fronte smartphone alla guida, 1 su 5 ammette di armeggiare costantemente con il proprio dispositivo, quando invece dovrebbero prestare la massima concentrazione alla strada. È una percentuale che desta preoccupazione, ma è importante constatare che il 34% cerchi di limitare al massimo queste distrazioni e che il 46% dichiari di attenersi al codice della strada e a quello del buon senso, evitando di buttare l’occhio a chat, social e video mentre è sulla strada. Tuttavia, a chi capita di tenere uno smartphone tra le mani anche in marcia, a volte accade di esagerare: ben 4 su 10 hanno prodotto contenuti digitali come video, selfie e dirette social.
Educazione stradale / Perché i giovani sono distratti alla guida
Una possibile causa di questa situazione potrebbe essere la non corretta informazione sul tema. Nonostante questi argomenti rientrino a pieno titolo nelle linee guida sull’Educazione Civica, appena il 14% dei giovani coinvolti nell’indagine afferma di aver trattato abitualmente l’educazione stradale tra i banchi di scuola. Risulta quindi fondamentale incrementare il numero di studenti da raggiungere. E’ importante ideare proposte didattiche pensate per supportare i docenti chiamati a sviluppare le ore di insegnamento di Educazione Civica. Proprio in questo contesto si inserisce il “Progetto sicurezza stradale a scuola – Non chiudere gli occhi”, con il quale Autostrade per l’Italia offre agli insegnanti una serie di attività sull’educazione stradale, inclusa la possibilità di far cimentare i propri studenti con un contest creativo o di poter incontrare a scuola esperti e testimonial.
Maria Catena Sorbello