Elon Musk ad Atreju / Idee forti sul calo demografico e l’immigrazione

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Elon Musk ad Atreju

Alla tre giorni di Atreju a Castel Sant’Angelo in Roma, l’evento organizzato da Fratelli d’Italia, quest’anno sono stati molti gli ospiti Internazionali venuti a confrontarsi su tante tematiche di carattere generale.
Quella di Atreju è una kermesse nata nel 1998 come festa di Azione Giovani. Prende nome dal protagonista de “La storia infinita”, libro di Michael Ende da cui è tratto il celebre film girato nel 1984.

Tra gli ospiti tanto attesi, l’amministratore di Tesla Elon Musk, salito sul palco con sulle spalle uno dei suoi 11 figli, nato, come altri cinque, da madre surrogata. Il magnate ha parlato molto di calo demografico.
Assicuratevi di avere bambini per creare una nuova generazione – ha detto tra l’altro -. La demografia è importante”. E ha consigliato a tutti i leader di governo e alle persone presenti di avere bambini per creare una nuova generazione. Altrimenti, ha aggiunto: “La cultura dell’Italia e altri Stati come Francia e Giapponescomparirà”.

Sui grandi temi imprenditoriali, ha detto: “l’Italia è un buon posto dove investire ma, se un’azienda deve investire, ci saranno abbastanza persone che lavoreranno?”. Musk si occupa di design, progettazione e produzione a livello globale di veicoli elettrici, batterie e prodotti per l’energia solare.

Elon Musk
Elon Musk

Elon Musk ad Atreju

Circa l’immigrazione, Musk ha affermato che, favorendo il fenomeno indiscriminatamente, non si può risolvere il calo della demografia dei Paesi industrializzati. E ha citato il caso della Cina, che perderà presto il 40% “della sua popolazione. Alla domanda del giornalista Nicola Porro ha risposto di essere a favore dell’immigrazione legale, “che va aumentata”, cercando però di fermare quella illegale.
“Se da un lato – ha osservato – si deve dare il benvenuto a chi arriva e vuole entrare a far parte della comunità, dall’altro serve un processo di approvazione per gli ingressi. Se non c’è alcun filtro, come fate a sapere chi sta arrivando?”.

Un ampio capitolo del suo discorso è stato dedicato al clima. “Sono un ambientalista”, precisando che non “dovremmo demonizzare petrolio e gas nel medio termine”.
Ha aggiunto: “Ho l’impressione che stiamo esagerando, sui cambiamenti climatici, criticando gli ambientalisti, i quali non fanno altro che far perdere la fiducia nel futuro”.

Mask ha concluso con l’appello a non importare anche in Europa il virus americano detto “woke mind”, che definisce movimenti a favore di minoranze etniche di ogni genere che creano guerre civili e mentali, alimentando odio. Infatti, ha sottolineato l’importanza della libertà di parola che è alla base della democrazia. Mentre il successo lo si merita al di là del genere umano. “Dove inizia la censura – ha detto – allora la libertà di parola finisce”.

Il ministro Edi Rama ad Atreju
Il primo ministro albanese Edi Rama ad Atreju

Altri personaggi internazionali alla tre giorni di Roma

A proposito del grande tema della demografia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in risposta a quanto dichiarato da Musk,  ha detto: “I bambini non sono oggetti, non si comprano e non si vendono, la maternità non è un business. Sono fiera che presto l’utero in affitto diventerà un reato universale“.

Tra gli altri ospiti, il primo ministro albanese Edi Rama, in materia di immigrazione, si è soffermato sul contestato accordo tra Italia e Albania, affermando: “Mi sembra che si è fatto rumore sproporzionato sulla storia”.

Il premier inglese Rishi Sunak, da parte sua: “Andate a Lampedusa, dove l’afflusso continuo di immigrati non è più sostenibile. Sono gli Stati a decidere chi entra nei loro confini, non le gang criminali, dobbiamo fermare i barconi”.

Uno dei dibattiti più seguiti, sul cinema e il futuro dell’industria dell’audiovisivo nell’era digitale, moderato dal giornalista Andrea Piersanti, ha avuto come ospiti Michele Placido, Riccardo Scamarcio, la presidente Associazione produttori audiovisivi, Chiara Sbarigia l’amministratore delegato di Lucisano Media Group, Federica Lucisano, e il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi.

 

                                                                                                  Giusy Giacone