Una delegazione bulgara ha fatto visita, oggi, alla Centrale Unica di Risposta 112 di Catania, che ha sede presso l’Ospedale Cannizzaro – informa una nota dell’ufficio stampa dell’azienda -, per studiarne il modello di funzionamento ed acquisire elementi di valutazione in vista di un prossimo cambio tecnologico e organizzativo.
La Cur Sicilia Orientale è stata scelta, d’intesa con l’assessorato regionale alla Salute, in quanto, oltre ad operare su un territorio per molti versi analogo a quello bulgaro, nel suo primo anno di attività ha conseguito le migliori performance in termini di tempi risposta alle chiamate.
La delegazione ospite era composta dal direttore generale e dal direttore tecnico dell’112, dal referente del ministero dell’Interno per l’112 e dal referente del Ministero della Sanità per il servizio sanitario d’urgenza. Ad accoglierli e accompagnarli, il dott. Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, e la dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario; il dott. Bernardo Alagna, coordinatore sanitario Seus; il dott. Nico Le Mura, responsabile operativo della Cur, l’ing. Mario Drago, ingegnere informatico della Cur, e i rappresentanti di Avaya e Beta80, fornitori della tecnologia 112 che assistono le istituzioni di Sofia nella fase di studio e pianificazione della nuova architettura.
«Ciò che caratterizza il nostro modello – ha detto il dott. Giuffrida – è la stretta e consolidata collaborazione tra i vari attori di un sistema che abbraccia competenze diverse, oltre a quella sanitaria. È stata una scommessa non facile, che ha visto affrontare e superare diverse criticità, e che anche per questo può offrire un contributo nello sviluppo di strutture analoghe».
Nel corso dell’incontro – così si chiude il comunicato stampa -, sono stati illustrati numeri e funzionamento, dinamiche e geografia del Numero Unico Emergenza in Sicilia, e la delegazione della Bulgaria ha a sua volta illustrato il sistema in atto utilizzato in quel Paese: ciò ha consentito un proficuo scambio di esperienze, che certamente potrà favorire l’integrazione a livello europeo dell’112. Al termine, la visita alla Centrale Operativa, a fianco agli operatori che ogni giorno rispondono a migliaia di chiamate dalle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna e Caltanissetta.