Sommersi dalla sabbia nera. Siamo stati abituati sin da bambini ai capricci della nostra muntagna: tanto alle spettacolari emissioni di lava quanto alla suggestiva pioggia nera di cenere e lapilli. Ma quest’anno rischiamo di diventare un po’ meno tolleranti verso il nostro vulcano. C’è chi comincia a pensare che ci voglia seppellire tutti sotto il suo manto di sabbia nera. E sì perché quest’anno è davvero tanta la cenere che c’è piovuta giù dal cielo, forse troppa. Molti comuni ai piedi dell’Etna sono in ginocchio. Anche la stessa città di Catania è ormai satura.
I disagi per i cittadini sono notevoli. Dai problemi di circolazione stradale, sia per chi cammina a piedi che per chi utilizza i mezzi, ai problemi di respirazione. Per non parlare degli ingenti danni causati all’agricoltura e, in particolare, al florovivaismo. Ammettiamolo. A quanti di noi piacerebbe, una mattina, aprire il portone di casa e ritrovare, come per magia, strade e marciapiedi ripuliti? Senza che ce lo aspettassimo e senza aver faticato? Sì che, ultimamente, dopo qualche giorno siamo punto e a capo, ma c’è chi rende possibile spesso questo piccolo miracolo: gli operai della Green Team.
Sabbia nera: gli operai della Green Team all’opera
La cooperativa fa capo alla Dusty e divide con un’altra azienda l’incarico di ripulire le strade nelle zone di Barriera e Canalicchio. Ma i ragazzi della Green Team lo fanno davvero bene il loro lavoro e gli abitanti di via Francesco Guglielmino, e diverse altre vie limitrofe, apprezzano e ringraziano.
“E’ un lavoro davvero pesante – ci spiega Santo Di Mauro, responsabile del gruppo che segue i ragazzi e dà precise indicazioni perché la pulizia sia fatta in modo efficace ed opportuno. Spingere la terra per mezz’ora è fattibile ma dopo due o tre ore, la polvere e la stanchezza si fanno sentire. E’ un lavoro che va fatto e va fatto bene e dovrebbe essere esteso a tutta la città, per evitare ulteriori problemi.
Purtroppo, ciò non accade. E non tutte le ditte lavorano così. Per questo molte zone della città sono ancora piene di terra. Non oso immaginare, appena arriveranno le piogge, cosa succederà. Esploderanno i tombini e la città si ritroverà a galleggiare. Anche tetti e grondaie sono saturi. Dovrebbero pensare per tempo ad organizzare delle squadre e fare ciò che va fatto per evitare disastri dopo”.
Nel quartiere Barriera la sabbia nera è sparita
Gran parte della città di Catania, infatti, è ancora sporca e monocolore. Nel quartiere Barriera, invece, sabato mattina, anche chi è dovuto uscire presto di casa ha goduto della piacevole sorpresa. Gli operai che solitamente curano singolarmente una piccola area del quartiere, organizzati in squadra e sotto le direttive di Di Mauro, hanno trasformato il loro compito ordinario in un lavoro straordinario.
Chi soffiava, chi spazzava, chi raccoglieva. Facendo gioco di squadra e usando accortezza per i passanti, hanno regalato un sospiro di sollievo ai cittadini. Grazie ragazzi. Se ciascuno mettesse un po’ più di impegno e responsabilità nel proprio lavoro vivremmo sicuramente in un mondo migliore. Prendiamo esempio da questi operai e facciamo appello alle autorità locali affinchè non si debba correre ai ripari troppo tardi. Certe problematiche potrebbero essere evitate intervenendo al tempo ed in modo opportuno.
Cristiana Zingarino