Evento bagnato, evento fortunato sarebbe proprio il caso di dire per Etnabook, il festival del libro e della cultura che incassa un gran successo per la sua prima edizione appena conclusa. Nonostante il temporale, infatti, nella prima giornata della manifestazione la corposa partecipazione, che forse non ci si aspettava dato il cattivo tempo, ha incoraggiato tantissimo il proseguimento degli eventi.
A dare il via al festival sono stati gli incontri sulla figura storica di Nino Milazzo, con il giornalista Daniele Lo Porto ed il prof. Tino Vittorio; quello curato dalla Scuola del fumetto di Palermo sulla Graphic Novel, tenutosi presso il centro didattico Athena e, ancora, in collaborazione con la Mondadori Bookstore di piazza Roma, Nascere in Sicilia: l’incontro con Enzo Russo e le considerazioni sulla figura dei partigiani e degli antifascisti.
L’illustre scrittore siciliano, che si definisce un albero con le radici in Sicilia e le foglie in Lombardia, per motivi professionali vive ormai da molti anni lontano dalla sua isola ma ha avuto modo di ribadire, ancora una volta, che niente e nessuno è mai riuscito a recidere il legame affettuoso con la sua terra natìa perché il suo attaccamento non è dettato da un semplice senso di appartenenza bensì dall’esigenza intellettuale di conoscersi ed imparare a conoscere a 360 gradi le dinamiche sociali che hanno contribuito alla sua formazione giovanile ed alla sua identità di narratore del reale.
L’evento più atteso, però, è stato sicuramente quello dello scrittore Daniele Zito, che da qualche anno è salito alla ribalta nazionale ed internazionale con il suo Uno di noi. Un libro decisamente diverso, non solo dai soliti libri cui siamo abituati a leggere, ma diverso anche dalle sue stesse precedenti pubblicazioni; un libro che per la sua forma originale di tragedia moderna, invoglia i lettori più che a leggerlo a recitarlo. Proprio come le tragedie greche, che nascono dalla rappresentazione, il più delle volte, di dibattiti politici e sociali, nonostante la sua scrittura sia leggera e veloce, i toni restano intensi appunto come quelli della tragedia in cui tutti i personaggi sono colpevoli semplicemente perché complici ma nei loro discorsi non si incontrano mai. Questo libro vuol essere l’interpretazione di un fenomeno moderno che è quello dei dispositivi retorici e dei meccanismi mentali che inducono taluni individui a compiere gesti sconvolgenti come quello del protagonista, Uno di noi, un personaggio quasi insignificante, che non merita neanche un nome, ma che ad un certo punto spicca dalla mediocrità perché commette una bravata nella quale una ragazzina rimane ustionata. Un soriginale spunto di riflessione sull’antifascismo, tema di grande attualità, volutamente affrontato da Daniele Zito convinto che “se scrivi un libro, lo devi scrivere sul presente perché è sul presente che ti devi interrogare”.
Nella prima giornata del festival, la partecipazione del pubblico è stata costante fino alla serata, ovvero alla premiazione del concorso letterario “Etnabook, Cultura sotto il vulcano”, dove lo stesso Salvatore Massimo Fazio, presidente di giuria, si è congratulato per l’alto livello degli elaborati concorrenti così come della folta affluenza alla serata di consegna dei premi. Numerosi i riconoscimenti assegnati ai giovani talenti ma anche ad ospiti di un certo calibro editoriale, come Francesco Filippi ed Emanuela Ersilia Abbadessa, per il loro impegno culturale a livello internazionale.
Il festival si è snodato in una tre giorni ricca di incontri, proiezioni e dibattiti mantenendo una partecipazione numerosa e sentita, nonostante le condizioni climatiche avverse e gli orari lavorativi, di un pubblico che non ha allentato minimamente il suo interesse ed il suo coinvolgimento neanche durante i continui spostamenti indotti da un programma organizzato in vari luoghi. Diversi, infatti, i luoghi che si sono prestati agli incontri quali la sede della CGIL Catania, la biblioteca regionale universitaria, l’Ostello degli elefanti, la legatoria Prampolini, alcune librerie e tanti altri siti. Nell’ambito della manifestazione non è mancato uno spazio interamente dedicato alle realtà editoriali indipendenti siciliane come la Splen, la Lekton Edizioni, Libri creativi per tutti ed Edizioni letterarie Il Tricheco.
Tre importanti accademici, Rosario Mangiameli, Antonio di Grado ed Emanuele Fadda sono stati i protagonisti della serata finale così come la premiazione del concorso Booktrailers.
A conclusione dell’evento, gli organizzatori orgogliosi dei risultati incassati, hanno manifestato il loro ringraziamento a tutti gli ospiti, alle librerie, alle case editrici, ai partener, alla CGIL di Catania e, soprattutto, alla cittadinanza etnea per la risposta nutrita nonostante qualche difficoltà climatica, segno questo di un sincero interesse e di un gran desiderio di essere coinvolta in eventi di valore artistico ed intellettuale come questo. Dunque, si conclude la prima edizione ma si annunciano già grandi novità e tematiche di spessore per una seconda edizione ancora più corposa che non lascia dubbi su una sua eventuale pianificazione anzi svela già un cantiere all’opera.
Cristiana Zingarino