Alla vigilia della Settimana ONU per il Disarmo, il Coordinamento presente Domenica 23 Ottobre in Piazza Garibaldi ad Acireale alza la voce in occasione di Europe For Peace contro la Guerra in Ucraina per un cessate il fuoco attraverso un Flash mob. Lo scopo principale è quello di aderire con una reale e concreta presa di posizione della Rete Italiana Pace e Disarmo per sensibilizzare sulle dolorose conseguenze dell’attuale conflitto in Ucraina e di tutte le guerre. Oggi purtroppo più di settanta, quelle attive nel mondo.
No agli armamenti, si a trattative e negoziati
Il Flash mob “Mezzogiorno di cessate il fuoco” tenutosi ad Acireale chiede percorsi concreti di Pace e fa luce anche rispetto al preoccupante aumento delle spese per gli armamenti. Ma anche della pericolosissima escalation di questo scontro, che rischia di innescare l’uso di ordigni nucleari. Un nuovo passo comune che avviene dopo l’importante mobilitazione dello scorso 23 luglio e l’invio di una lettera al Segretario Generale ONU, Guterres, in occasione della Giornata della Pace per un sostegno ad azioni multilaterali. Le uniche capaci di “portare una vera democrazia globale, a partire dalla volontà di pace della maggioranza delle comunità e dei popoli”.
La giustizia sociale e l’identità di un popolo non può costruirsi senza un’azione collettiva. Il Flash mob, volutamente organizzato in Piazza Garibaldi ne è l’esempio che insegna e ricorda a noi stessi la dignità che possiede ogni essere umano. Ad Acireale, attraverso la Dichiarazione dei Diritti Umani, Europe For Peace chiede alle Nazioni Unite di porre fine all’uso illegale della forza. Così come sollecita a processare i responsabili di uccisioni illegali, maltrattamenti e torture. Simbolica, in questo senso, la scelta di posizionare la bandiera della Pace in direzione del Milite Ignoto della città acese.
Un mondo tinto rosso sangue
Le ripercussioni della Guerra in Ucraina si sentono ovunque nel mondo. Dalla questione del gas, ai valori universali. Nessuna cosa è data per scontata. Di fatto la globalizzazione è un fenomeno culturale evidentemente positivo che oggi però viene minato da sovranismi mondiali. Questi rischiano di favorire conflitti spezzettati nel mondo. Oggi il pianeta sembra acquisire il colore del sangue. Rosso come il tappeto che è stato perciò srotolato ad Acireale dal coordinamento Europe For Peace durante il flash mob, in ricordo anche di alcuni foreign fighters italiani.
Combattenti di professione caduti quest’anno mentre partecipavano a operazioni militari contro le forze armate della Federazione russa schierati a fianco della resistenza di Kiev nel corso del confitto. Ma non solo, in ricordo delle vittime, tutte quante, tante. Famiglie spezzate costrette a migrare. Il mondo deve dunque prendere coscienza che non c’è più tempo per l’indifferenza. È il momento che il 21esimo secolo faccia la differenza, la sua vera parte verso un concreto e positivo cambiamento.
Giuliana Aglio