L’11 giugno 2021 di Italia-Turchia, partita inaugurale degli Europei di calcio 2020, verrà ricordato dagli amanti del calcio italiano come una serata perfetta. Roma ha accolto l’Europeo e la Nazionale nel migliore dei modi. Meteo splendido, uno Stadio Olimpico tirato a lucido per l’occasione, una sobria cerimonia d’apertura impreziosita da fuochi pirotecnici e, soprattutto, l’esibizione mozzafiato di Andrea Bocelli. Il tenore ha cantato il Nessun dorma della Turandot, infiammando il cuore dei 16 mila presenti sulle tribune e delle decine di milioni di spettatori incollati alla tv. «Un augurio per il mondo», ha avuto modo di ribadire il cantante prima dell’esibizione.
Europei 2020 / Sinfonia Italia, 3-0 all’esordio contro la Turchia
Lo spazio, poi, va al calcio giocato: i protocolli Uefa avevano stabilito la possibilità di riempire l’Olimpico per il 25% della sua capienza. L’urlo di quasi 80 mila persone sarebbe stato ovviamente diverso. Dopo un anno e mezzo di echi e stadi vuoti, però, la possibilità di sentire l’ovazione di 16 mila tifosi (3000 i turchi presenti) all’ingresso delle formazioni in campo è stato emozionante. Una sensazione che, forse, ha contribuito a imbrigliare gli azzurri nel corso di un primo tempo in cui non sono riusciti a trovare l’imbucata vincente.
La Turchia, allenata da una vecchia volpe come Senol Gunes, si schierava con un 4-1-4-1 molto coperto. Con l’unica intenzione di inaridire le linee di passaggio per bloccare alla nascita il ricco palleggio azzurro. L’operazione è riuscita bene per i primi 45’, dove il 4-3-3 dei ragazzi di Roberto Mancini hanno superato poche volte la Linea Maginot eretta dagli avversari. Jorginho, classica fonte di gioco, risultava pressato a dovere. L’Italia allora ha provato soluzioni alternative, con l’esterno alto Berardi a posizionarsi più al centro per assistere Immobile e..
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