A due settimane dall’inizio di Euro 2016 e con gli ottavi di finale alle porte, i selezionatori delle sedici nazionali rimaste in corsa sono alle prese con allenamenti, sessioni tattiche e rifiniture blindatissime per affrontare al meglio i propri avversari nei prossimi giorni. Proprio come i commissari tecnici fanno con i segreti delle nazionali da sfidare, anche milioni di tifosi studiano tutt’ora per comprendere il cervellotico ragionamento degli organizzatori del torneo che ha decretato il controverso tabellone degli ottavi di finale. Per chi invece si fosse soltanto adesso collegato alla grande avventura di questi europei, può essere importante dare un’occhiata al resoconto di quello che è accaduto fino ad adesso.
Di sicuro interesse è vedere questo europeo alla luce di alcuni numeri e statistiche. Scandagliando le trentasei partite disputate dal dieci giugno ad oggi si osservano dei dati abbastanza scontati, altri tutto sommato pronosticabili, altri ancora che rientrano senza ombra di dubbio nella categoria “sorprese”.
Partendo proprio da quest’ultima si scopre che, allo stato attuale, sono due squadre considerate “cuscinetto” dalla maggior parte di stampa e osservatori alla vigilia di Euro 2016, ad avere l’attacco più prolifico. Con sei reti siglate nelle prime tre partite del torneo, infatti, detengono il primato il Galles e l’Ungheria, rispettivamente alla 20° e 26° posizione nel ranking mondiale della FIFA. Non va tralasciato peraltro che queste ultime hanno vinto (e non con altri a pari punti) i rispettivi gironi B ed F, a dispetto di nazionali ben più quotate come l’Inghilterra e il Portogallo. Inoltre, malgrado l’enorme qualità a lui universalmente riconosciuta come calciatore, era altrettanto difficile pronosticare che Gareth Bale (nato come terzino) fosse l’attuale capocannoniere del torneo con tre reti, a pari merito soltanto con Alvaro Morata, prontissimo a zittire chi, anche tra i tifosi juventini, gli attribuiva uno scarso fiuto del gol.
Seppur ipotizzabile, non era affatto scontato invece che la Germania non subisse nessuna rete nei tre match del girone, unica nazionale ad esserci riuscita tra le ventiquattro in gioco insieme con la Polonia, entrambe peraltro nel girone C. La stessa nazionale guidata da Joachim Loew condivide soltanto con Francia, Polonia e Croazia il traguardo dei sette punti conquistati sui nove disponibili del girone. Già, proprio nessuna delle nazionali in gioco, in particolare com’era lecito aspettarsi dalle teste di serie dei gruppi, sono riuscite ad inanellare tre vittorie consecutive. La Francia ha fallito l’obiettivo nell’ultimo match fermata sul pari dalla Svizzera, Spagna e Italia hanno fatto altrettanto, perdendo rispettivamente contro Croazia e Irlanda. Soltanto il Portogallo di Cristiano Ronaldo è riuscito nella particolare impresa di pareggiare tutte le partite di cui l’ultima, sempre in rimonta contro l’Ungheria, che è valsa la qualificazione in extremis come una tra le quattro migliori terze.
Decisamente peggio ha fatto l’Ucraina, cenerentola di Euro 2016. Dopo un avvio molto grintoso e spavaldo contro la Germania, ci si aspettava qualcosa di più da gente come Yevhen Konoplyanka e Andrij Yarmolenko, talentuosi esterni offensivi dei gialloblù. E invece, per la nazionale guidata da Mychajlo Fomenko, le statistiche sono impietose: tre sconfitte all’attivo vuol dire girone chiuso a zero punti, record solitario in questi Europei di Francia. A peggiorare il quadro, il fatto di essere anche l’unica delle ventiquattro nazionali presenti ad Euro 2016 a non aver mai siglato una marcatura e ad avere la peggiore differenza reti grazie ai cinque gol incassati.
Di statistiche e curiosità potremmo parlare ancora a lungo: da bomber del calibro di Lewandowski e Muller ancora a secco in questo torneo, alle storiche qualificazioni agli ottavi di finale in un campionato europeo di Galles, Islanda, Irlanda e Irlanda del Nord, fino alla impressionante precisione al 92% nei passaggi della Spagna, prossima avversaria dell’Italia. Ma se statistiche e curiosità nascono per analizzare, commentare e curiosare, è lo spettacolo quello che fa più di tutto emozionare. Ed Euro 2016, potete starne certi, di spettacolo ne regalerà ancora molto da qui al 10 Luglio.
Gabriele Pulvirenti