La Germania non perdona: dopo una partita condotta senza affanni dal primo all’ultimo minuto, i Panzer tedeschi volano ai quarti di finale superando nettamente una Slovacchia volenterosa ma inferiore dal punto di vista tecnico. La supremazia territoriale tedesca, che ha portato alle reti di Boateng, Gomez e Draxler, è stata anche più significativa del risultato finale: sempre col pallino del gioco in mano, Neuer e compagni hanno corso soltanto un paio di pericoli legati a una linea difensiva molto alta, coi terzini Hector e Kimmich a cercare spesso il fondo.
I campioni del Mondo in carica si presentano con un 4-2-3-1 che, però, è tale solo sulla carta: Mario Gomez è infatti spesso supportato da Thomas Muller che agisce da seconda punta, con Draxler e Ozil ad avvolgere la difesa slovacca partendo da sinistra e destra. A centrocampo Khedira e Kroos amministrano la zona mediana, Boateng-Hummels sono la cerniera difensiva. La Slovacchia risponde con un 4-3-3 con Hamsik a ispirare a metà campo e Duris supportato in avanti da Weiss e Kucka, in versione esterno d’attacco come ai tempi genoani.
La partita non ha subito storia: al settimo minuto Khedira stuzzica Kozacik con un colpo di testa: dal successivo angolo, Jerome Boateng sfrutta una respinta della difesa avversaria per piazzare un gran destro rasoterra da fuori area che va a spegnersi nell’angolino basso alla destra del numero 1 slovacco. Il match sembra chiudersi già al 13′, per un rigore concesso dopo un fallo di Skrtel su Gomez: la battuta dagli undici metri di Ozil, però, è troppo debole e Kozacik tiene ancora in vita i suoi. La Germania non si scompone e continua a macinare gioco, grazie a una manovra avvolgente che chiama spesso in causa i terzini Hector e Kimmich: al 24′ Ozil manca di poco il raddoppio, con un destro che esce di un soffio; due minuti dopo ci prova Muller, ma il tiro è troppo debole. Al 38′ si fa vedere l’onnipresente Draxler, con un sinistro da fuori area che si spegne sul fondo. Tre minuti dopo, Kucka fa svegliare Neuer dal torpore, chiamandolo a una bella parata dopo un colpo di testa su cross di Pekarik. Il pericolo mette sull’attenti i tedeschi, che al 42′ raddoppiano: splendida volata di Draxler da sinistra che, dopo aver saltato un avversario, serve a centro area Gomez che supera Kozacik con un tocco da rapace dell’area piccola.
Nella ripresa la sinfonia non cambia: Jan Kozak sostituisce Weiss con Gregus per avere più sostanza ma, nonostante un tentativo di Kucka, i tedeschi non variano lo spartito. La conseguenza del netto dominio degli uomini di Loew è la rete del 3-0, siglata dal migliore in campo: Draxler batte Kozacik con una gran volée di destro scagliata dall’interno dell’area piccola. Duris prende il posto di Sestak e Hummels si becca un giallo: al 68′ Durica prova a impensierire Neuer senza successo, poi il totem Podolski, applauditissimo, entra in campo sostituendo l’ottimo Draxler; fuori anche Boateng, non al meglio, per Howedes. La passerella finale viene concessa anche a un altro “grande vecchio”: Schweinsteiger entra per Khedira e la partita scivola tranquillamente verso il triplice fischio finale; i tedeschi vanno anche vicino al poker, con una parata di Kozacik su conclusione ravvicinata di Kroos.
Questa Germania, con la porta ancora imbattuta dopo quattro partite, fa davvero paura: Italia e Spagna, che domani si batteranno per conquistare il quarto di finale contro i tedeschi, sono avvisate.
Giorgio Tosto
Il tabellino:
Germania-Slovacchia 3-0
Marcatori: 8′ Boateng (G), 43′ Gomez (G), 62′ Draxler (G)
Germania: Neuer; Kimmich, Boateng (71’Höwedes), Hummels, Hector; Khedira (76′ Schweinsteiger), Kroos; Draxler (71′ Podolski), Müller, Özil; Gomez. Ct Loew
Slovacchia: Kozacik, Pekarik, Skrtel, Durica, Gyomber (76′ Salata), Weiss (46′ Gregus), Hrosovsky, Skriniar, Hamsik, Kucka, Duris (64′ Sestak). Ct Kozák
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Ammoniti: Kimmich (G), Skrtel, Kucka (S)