Allo Stade de France di Saint Denis finisce 0-0 tra Germania e Polonia. Non pungono gli attaccanti, bene entrambe le difese. La Polonia dimostra di essere squadra quanto mai solida e pericolosa. Sui piedi di Milik sono infatti le occasioni più nitide del match, ma il risultato finale resta bloccato sullo 0-0. Le due squadre si trovano appaiate in classifica a quattro punti nel girone B, in vista dell’ultimo round di martedì 21 giugno.
Malgrado il gol realizzato nel match contro l’Ucraina, Joachim Loew spedisce Shkodran Mustafi in panchina e assegna la casacca da titolare a Mats Hummels al centro della difesa. Evidentemente poco sereno dopo le diverse sbavature della retroguardia tedesca nel match del debutto, Loew si affida alla maggiore esprienza (e qualità) del difensore appena acquistato dal Bayern Monaco per arginare il reparto d’attacco della Polonia e in particolare quel fuoriclasse di Robert Lewandowski, fresco bomber della scorsa Bundesliga. Invariata per il resto la formazione della Germania rispetto al match contro l’Ucraina. Anche la Polonia si dispone con il 4-4-2 già visto nel match inaugurale vinto contro l’Irlanda del Nord, con l’eccezione dell’infortunato Szczesny, sostituito dal secondo portiere Lukasz Fabianski.
Primo tempo
La Germania parte subito agguerrita e arriva già nei primi minuti più volte alla conclusione. Bello il tentativo di Hector al 5′, ma alla potenza del suo tiro non corrisponde la dovuta precisione. Al 15′ Muller è abilissimo a rubare il pallone a Piszczek sulla fascia sinistra e a servire Kross che prova a concludere in scivolata senza riuscire però ad inquadrare lo specchio della porta. Dopo il monologo tedesco dei primi quindici minuti, la Polonia inizia ad affacciarsi dalle parti della di Hummels e compagni, ma nè Milik nè Lewandowski riescono a concludere verso la porta protetta da Manuel Neuer. Il match è molto tattico, con la Germania che mantiene il possesso di palla e gli uomini di Adam Nawalka che giocano prevalentemente in ripartenza, provando a costruire interessanti trame offensive spingendo sulle corsie esterne, in particolare a sinistra. L’area di gioco prevalente resta però il centrocampo e malgrado le due squadre si rispettino, il match è molto fisico. Sono tre i cartellini gialli sventolati a Khedira, Ozil e Maczynski dal direttore di gara Kuipers, zero le volte in cui entrambi i portieri sono chiamati in causa.
Secondo tempo
Tutta un’altra musica l’avvio della seconda frazione di gioco: dopo appena venti secondi Milik sbaglia incredibilmente, non riuscendo ad appoggiare in rete di testa da due metri sul cross di Grosicki, a porta praticamente vuota. La reazione della Germania arriva subito dopo, con Gotze che calcia centrale da buona posizione, senza impensierire l’estremo difensore polacco. Al 57′ Milik ci prova da calcio piazzato sul tacco di Lewandowski, ma non trova la porta. Lo stesso lewandowki poco dopo viene fermato da uno strepitoso intervento di Boateng che impedisce al bomber del Bayern di calciare da dentro l’area di rigore. Al 68′ Milik ha la seconda chance di portare la squadra in vantaggio, ma cicca la palla dall’altezza del dischetto. Subito dopo occasione fotocopia dall’altra parte del rettangolo di gioco con Ozil che calcia forte sotto la traversa, chiamando Fabianski al grande intervento. Loew capisce che la partita ha bisogno di un episodio per essere sbloccata e nello spazio di sei minuti inserisce Schurrle e Gomez al posto di Gotze e Draxler, entrambi piuttosto deludenti. Gli effetti sperati non arrivano e la partita si spegne senza ulteriori occasioni. Soddisfatto più di Loew il C.T. polacco Nawalka, quanto mai sorridente a fine partita. Come la Germania, la Polonia ha quattro punti in classifica nel girone B e sente forte il profumo degli ottavi di finale.
Gabriele Pulvirenti
Germania-Polonia 0-0