EuroStars / Pogba, un “Piccone” alla conquista dell’Europa

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Paul Pogba

Prima di essere soprannominato “il Polpo”, per le sue leve tentacolari con cui riesce ad arpionare qualsiasi pallone che vaghi nella zona mediana del campo, Paul Labile Pogba era per tutti “la Pioche”, il piccone: un soprannome che racchiude in sé le origini del centrocampista bianconero, faro di quella Francia che a breve si prepara a ospitare gli Europei di calcio 2016. “Il Piccone”, infatti, era il soprannome datogli dagli amici della nativa Roissy-en-Brie, sobborgo a una trentina di chilometri da Parigi, quando in loro attesa passava il tempo a scagliare palloni contro il muro del campetto sotto casa, senza sosta. Un aneddoto che fa ben comprendere la totale devozione di Pogba nei confronti di uno sport al quale ha dedicato, da sempre, ogni attimo di tempo libero: inizialmente assieme al ping-pong, nel quale eccelleva assieme ai due fratelli Florentin e Mathias, anch’essi calciatori professionisti nel Saint-Etienne e nel Partick Thistle, in Scozia.

Concentratosi esclusivamente sul calcio, il giovane Paul ebbe i suoi primi punti di riferimento nel padre Antoine, che lo faceva tirare con palloni più gonfi per sviluppare forza muscolare nelle gambe, e nello zio materno Riva Touré, un passato da calciatore in Guinea e una spiccata propensione nello scovare i giovani talenti della zona. Con due preziosi e severi allenatori accanto, Pogba iniziò a formarsi per poi trasferirsi al Torcy a 13 anni, approdando un anno dopo nelle giovanili del Le Havre, squadra dal settore giovanile storicamente prolifico: è lì che la Pioche si trasformò da attaccante a centrocampista, affinando le sue doti in interdizione e inserimento, ma conservando in sé la prolificità realizzativa. Uno degli elementi, quest’ultimo, che rendono Pogba il perfetto prototipo del centrocampista moderno: corsa, forza fisica, capacità di interrompere la manovra avversaria, visione di gioco e facilità negli inserimenti, condita con una capacità di coordinazione nelle conclusioni da far invidia a molti attaccanti. Un fenomeno che, a soli 23 anni, ha già vinto da protagonista 4 scudetti e una Coppa Italia con la Juve più il Mondiale Under 20 con la Francia, da capitano.

Il passaggio al Manchester United avvenne nel 2009, fortemente caldeggiato da Sir Alex Ferguson: le prime due annate, passate tra Under 18 e squadra riserve, culminarono con la vittoria della FA Youth Cup nel 2011 contro lo Sheffield United. Per Pogba, ormai maturato dal biennio passato lontano da casa e migliorato da un punto di vista tecnico e tattico, le porte della prima squadra sembrarono schiudersi: il ritiro del totem Paul Scholes e le precarie condizioni fisiche di Carrick e Fletcher fecero immaginare ai più una stagione ricca di soddisfazioni. Ferguson però non ebbe fiducia in lui, relegandolo al ruolo di mera comparsa: il magro bottino stagionale contò tre sole presenze in Premier, più altre tre nelle Coppe nazionali e una comparsa in Europa League. Grazie anche alle pressioni di un procuratore esperto come Mino Raiola, un Pogba voglioso di mettersi in mostra in realtà che gli dessero più fiducia passò alla Juventus nell’estate del 2012: un trasferimento che fu la sua fortuna, sancendo di fatto la definitiva esplosione del talento franco-guineano nell’Olimpo del calcio.

Le 28 reti segnate in Serie A, molte delle quali di fattura pregevolissima, le 40 presenze in Champions e gli innumerevoli trofei già alzati al cielo in bianconero non rendono totalmente l’idea di quanta strada abbia fatto la Pioche, dal campetto sotto casa di Roissy-en-Brie al club più titolato d’Italia, passando per la naturale leadership in una Francia che vuole essere protagonista dei prossimi Europei giocati in casa. L’appuntamento continentale potrebbe sancire la sua consacrazione anche a livello di nazionale maggiore: con i bleus, la sua rete più pesante è stata quella siglata ai Mondiali 2014 contro la Nigeria, decisiva per il passaggio ai quarti di finale. Il Polpo Paul vorrà riprendere idealmente da lì la sua cavalcata verso un epilogo sognato e immaginato da tutti i francesi: a partire dal 10 giugno 2016 col calcio d’inizio di Francia-Romania, prima partita di Euro2016, Pogba proverà a scrivere l’ennesimo superlativo capitolo di una carriera che, nonostante la giovane età, lo ha già proiettato tra le Stelle calcistiche del firmamento del Vecchio continente.

Giorgio Tosto

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