Facilitatori digitali / Ad Acireale un progetto per aiutare chi ha difficoltà nell’utilizzo del web

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Si avvia nella diocesi di Acireale un progetto volto a contrastare l’analfabetismo digitale, in particolare per adulti e anziani che trovano difficoltà nell’utilizzare gli strumenti digitali. Ne dà notizia una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi.

Le comunità parrocchiali ricadenti nei comuni di Acireale, Aci Bonaccorsi,  Acicatena, Aci Sant’Antonio e Valverde si avvarranno di figure competenti e professionali per sostenere efficacemente l’inclusione digitale.

A supportare questo progetto la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi acese guidata da don Orazio Tornabene, che di concerto con il GAL “terre di Aci” mira a rafforzare, per tutto l’anno in corso, la figura del facilitatore digitale, figura che accompagna nella comprensione di strumenti quali possono essere lo SPID, la PEC, ma anche firme elettroniche o email.

Don Orazio Tornabene
Don Orazio Tornabene
Facilitatori digitali per supportare chi ha difficoltà ad accedere al mondo digitale

Dichiara don Tornabene: “l’obiettivo di queste iniziative è quello di riportare la parrocchia al suo ruolo centrale nella vita dei fedeli, rafforzandola nel suo compito sociale di mediazione, confronto e supporto nella risoluzione dei problemi dell’uomo contemporaneo. Grazie ai facilitatori sarà possibile supportare coloro che hanno meno competenze relative al mondo digitale, aiutandone l’autonomia”.

I facilitatori digitali aiuteranno a svolgere operazioni semplici come inviare una mail, utilizzare gli strumenti di prenotazione e comunicazione on line, e ricercare informazioni di interesse.
In un mondo sempre più connesso è importante usufruire di numerosi servizi online, tra i quali l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), l’app IO per accedere dal telefono ai servizi pubblici, l’Ufficio Anagrafe sia nazionale che del proprio comune, il Fascicolo Sanitario Elettronico della regione di appartenenza e molti altri ancora.

Infine don Tornabene conclude: “Questo servizio rappresenta un’opportunità per noi singole persone e soprattutto per le nostre comunità. In questo modo, tutti possiamo essere accompagnati all’incontro con le nuove tecnologie”.