FAI Catania / Il 12 e 13 ottobre le “Giornate d’autunno” all’insegna del rinnovamento

0
100
Palazzo Scammacca

Rinnovamento è la parola chiave del programma del FAI (Fondo Ambiente Italiano) per le “Giornate d’ autunno” che si svolgeranno in tutta Italia il 12 ed il 13 ottobre, in queste date sarà possibile visitare 700 luoghi favolosi, singolari, spesso inaccessibili, in alcuni casi poco conosciuti.  A Catania durante una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Scammacca, sono stati presentati i siti sia della città che della provincia, che saranno aperti al pubblico.

Il FAI giovani di Catania, abilmente rappresentato dal capogruppo dott.ssa Enrica Oliveri, che gioca un ruolo fondamentale in questa edizione, ha scelto come tema: “Di Santi e di Eroi”, facendo un parallelo tra i santi e gli eroi che in epoche passate si sono immolati per il loro ideali. Attualmente prendendo come modello la vita dei giusti e degli onesti, le nuove generazioni si impegnano per realizzare un futuro migliore.

Giornate d'autuuno Fai, Enrica Oliveri e Marilisa Spironello
Da sx, Enrica Oliveri e Marilisa Spironello

I lavori sono  stati aperti dal Capo Delegazione FAI Catania  dott.ssa Marilisa Spironello. Nell’incipit del breve ma efficace discorso, Spironello  ha ringraziato le istituzioni della città con le quali si è instaurato un clima di scambio e di reciproco contributo. In particolare ha ricordato sia l’apporto significativo della Sovrintendenza dei beni culturali ed ambientali, sia  del Comune di Catania.
Ha ringraziato poi il presidente del consiglio comunale dott. Sebastiano Anastasi e ha posto l’accento sulla centralità  che svolge in questa edizione il  gruppo giovani.

A Catania si visiteranno tredici siti

Quest’anno, ha specificato Spironello, i siti da visitare sono tredici. E ha ricordato tra gli altri la chiesa del Carmine, posta nel centro storico, in Piazza Carlo Alberto, ricostruita dopo il terremoto del 1693, nell’arco di trenta anni. La chiesa nel 1954 è stata proclamata Santuario Mariano dall’arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio. La facciata costruita nel 1766 in stile barocco, è opera dell’architetto Francesco Battaglia.

Sebasiano Anastasi
Sebastiano Anastasi

Il dott. Anastasi ha posto invece l’accento sul ruolo del FAI che avvicina i cittadini al mondo della cultura. E dà anche un senso di appartenenza alla città, nell’esaltazione di ciò che è bello.
Un altro aspetto è il riflesso economico che produce la valorizzazione delle opere d’arte. Infatti le bellezze architettoniche, pittoriche e naturali attirano i turisti, e creano un circolo virtuoso che produce la crescita dell’indotto. Ne beneficiano bar, ristoranti, negozi etc.
Un plauso il presidente ha rivolto alle Forze Armate che svolgono una   funzione  fondamentale monitorando il territorio e garantendo  la sicurezza ai partecipanti agli eventi.

Nell’edizione di quest’anno il rinnovamento si è concretizzato coinvolgendo nella visita ai siti nuove risorse umane.  Per conoscere le finalità del programma autunnale abbiamo rivolto alcune domande alla dott.ssa Enrica Oliveri.

Quali sono i nuovi soggetti coinvolti in questa edizione delle Giornate d’autunno FAI?

Il progetto “FAI tua la nostra città” è un’ iniziativa nata dalla sinergia tra l’Ufficio Distrettuale esecuzione penale esterna-Dipartimento per la giustizia e di Comunità e la Delegazione FAI di Catania. Grazie all’impegno dei volontari FAI, alcuni utenti selezionati dall’Udepe (Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna), che hanno ottenuto la concessione di misura alternativa di affidamento in prova al servizio sociale, hanno infatti l’opportunità di intraprendere un percorso trasversale di educazione alla legalità, tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e monumentale. Il progetto è curato dai volontari FAI con competenze specifiche in materia.

Altri volontari sono i soci dell’Associazione Famiglie Audiolesi Etnei che, per l’occasione, hanno prestato il loro servizio di interpretariato in Lingua LIS per lo spot ufficiale delle Giornate. E anche per le visite ad hoc che si terranno all’interno della chiesa di Sant’Orsola a Catania.

Nelle “Giornate d’autunno” FAI ci sono, fra i tredici siti, alcuni che possono essere visitati per la prima volta?

Si, a cominciare dal sito riservato ai soli iscritti FAI, palazzo Paternò del Grado. Per continuare con la chiesa di S. Orsola, che apre al pubblico dopo anni di chiusura per restauro. Ancora, la caserma “Antonio Santangelo Fulci”, che all’interno contiene un bellissimo sepolcro di epoca romana, che per motivi istituzionali, non è solitamente aperta al pubblico. Poi, la chiesa di San Sebastiano raramente aperta e che per questa importante occasione vedrà proprio la presenza dei volontari del progetto Udepe. Infine, il palazzo Scammacca, struttura destinata alla ricezione turistica, sarà anch’esso aperto a tutti coloro i quali vorranno visitarlo.

Qual’ è il ruolo dei giovani in queste Giornate d’autunno Fai?

Le “Giornate d’autunno” sono per tradizione organizzate da gruppi di giovani. Ci siamo prodigati per definire insieme alla delegazione adulta, lavorando in piena sinergia, i siti da aprire. Puntando su fattori come la mobilità sostenibile, essendo tutti raggiungibili a piedi, la scoperta di siti inediti ed il filo conduttore del tema “di santi ed eroi” quindi sulla forza e la determinazione dei nostri antenati che ci lasciano oggi un patrimonio intangibile.

  Mirella Cannada

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email