Famiglia / Inps, guida al bonus asilo nido 2023

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E’ possibile inviare le domande per ottenere il bonus asilo nido 2023, servizio erogato dall’Inps. Si tratta di un contributo per il pagamento delle rette appunto di asili nido, pubblici e privati, e di forme di assistenza domiciliare a favore di bambini con meno di tre anni, compresi soprattutto i piccoli affetti da gravi patologie croniche. Con la nota del 2 marzo 2023, n. 889, l’INPS fornisce requisiti, modalità per la presentazione delle domande e gli importi del contributo in base all’ISEE. Vediamo di cosa si tratta e come accedervi.

Bonus asilo nido 2023 / Come presentare la domanda

La domanda deve essere presentata dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso dal nuovo portale dell’INPS. Basterà ad esempio, per trovarlo, anche semplicemente digitare “domanda bonus asilo 2023”. Una volta avuto accesso al sito tramite SPID, il genitore deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2023, fino a un massimo di 11 mensilità, per le quali si intende ottenere il beneficio. La prestazione spetta per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 36 mesi. Se il minore compie tre anni nel corso del 2023, sarà possibile richiedere le mensilità comprese tra gennaio e agosto.

bonus asilo domandaServizi al cittadino / Bonus per il supporto domiciliare

E’ possibile richiedere anche un contributo per il supporto domiciliare. La domanda deve essere sempre presentata dal genitore, o dal soggetto affidatario del minore, convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione. Deve essere accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, a causa di una grave patologia cronica.

Bonus asilo nido e supporto domiciliare / Chi può usufruire di questi servizi

Possono usufruire di questi servizi cittadini stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani; titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati”. Ma anche lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia con parità di diritti ai cittadini europei; lavoratori autonomi titolari di permesso di soggiorno.

Inps / Bonus asilo nido 2023

Per ogni mensilità prenotata, l’utente potrà autocertificare l’importo richiesto in appositi campi della procedura informatica messa a disposizione dall’INPS. Il valore da inserire deve includere l’importo della retta mensile, l’eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti, nonché l’importo relativo all’imposta di bollo pari a 2 euro. E’ importante però avere ricevute di pagamento da caricare sul portale, dunque almeno la prima, prima di procedere. Coloro che hanno chiesto e ottenuto il rimborso di almeno una mensilità del bonus asilo nido non possono presentare anche domanda per il supporto domiciliare.

inps bonus asilo 2023

Bonus asilo nido 2023

Il contributo viene erogato dopo l’accettazione della domanda e dunque la presentazione dei documenti che attestano l’avvenuto pagamento delle rette. La domanda va presentata, con la specifica documentazione, esclusivamente in via telematica, dal sito Inps attraverso lo SPID,  la Carta di identità elettronica o una Carta Nazionale dei Servizi, o tramite i Patronati, utilizzando i servizi offerti dagli stessi. Per coloro che hanno già presentato domanda nel 2022 è disponibile in procedura la domanda precompilata sulla base delle informazioni contenute nella richiesta precedente. La domanda 2023 potrà essere inoltrata, confermando o modificando i dati, avendo cura di verificare se l’IBAN indicato è ancora valido.

Inps / Bonus asilo nido 2023

Il rimborso massimo erogabile al genitore richiedente è determinato in base all’ISEE minorenni. Nel caso in cui non sia presente un ISEE minorenni in corso di validità, il budget assegnato sarà pari a 1.500 euro. Il bonus può essere erogato, nel limite di spesa indicato secondo l’ordine di presentazione della domanda online. Le eventuali domande che in base ai tempi di presentazione, per insufficienza di budget, non potranno essere accolte saranno comunque ammesse “con riserva”. Qualora a fine anno dovessero residuare somme ancora disponibili, le stesse domande potranno essere recuperate e poste in lavorazione secondo l’ordine di presentazione acquisito.

Maria Catena Sorbello

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