“Controsoffitti pericolanti, servizi igienici precari e condizioni generali di degrado. A denunciare lo stato in cui versa l’Istituto Tecnico Industriale Statale ‘Galileo Ferraris’ acese è il candidato sindaco di Acireale Gianluca Cannavò, che si dice preoccupato per gli alunni che tutti i giorni frequentano la scuola”.
Così si apre uno degli ultimi comunicati stampa che illustrano i prodromi della campagna elettorale dell’esponente di Centrodestra, ex assessore provinciale, che è già sceso in campo come “candidato sindaco” (la definizione è sua), quando la chiamata alle urne per le elezioni amministrative ad Acireale, come in tanti altri Comuni siciliani, non è prevista prima della prossima primavera.
In verità, si tratta di una nota stampa dai toni un po’ allarmistici. Tanto che, a leggere le prime righe, si può pensare a una condizione di degrado diffuso e grave. Ma così non è.
I toni, nella nota di denuncia, comunque, si abbassano subito per dare spazio alle considerazioni di Cannavò: “E’ noto che la competenza non è del Comune ma dell’Area metropolitana. Questo però non può essere un alibi per l’amministrazione comunale. I nostri figli frequentano la scuola e il sindaco ha il dovere di chiedere con forza che l’ente proprietario intervenga per mettere in sicurezza l’istituto e per porre fine al degrado”.
Acireale, al Ferraris è vero allarme?
L’allarme lanciato con la nota stampa viene ribadito: “Dalle immagini è evidente che il controsoffitto rischia di crollare da un momento all’altro e di ferire qualcuno”. Così come l’appello: “L’amministrazione comunale intervenga prima che sia tardi e che qualcuno degli alunni si faccia male. Sapere che i nostri ragazzi sono costretti a frequentare luoghi ridotti in questo stato è mortificante”.
La nota stampa non specifica, in effetti, in quale o in quali e ambienti si trova il controsoffitto fotografato. E non chiarisce se ce ne sono altri. Così come quanti sono e dove si trovano i servizi igienici e la porta (o le porte) danneggiati ripresi nelle foto. Cioè non fa capire quali sono effettivamente le condizioni dell’istituto da giustificare la descrizione iniziale “controsoffitti pericolanti, servizi igienici precari e condizioni generali di degrado”.
E si conclude con uno sguardo sugli altri edifici scolastici e ulteriori considerazioni che richiamano ancora alla responsabilità. “Purtroppo, il Ferraris non è l’unica scuola ad essere ridotta in questo stato.
Tanti altri istituti, mi dicono, si trovano in condizioni simili. Igiene e decoro sono fondamentali, oltre naturalmente alla sicurezza, che è prioritaria. La mia passione politica viene da lontano, dalle lotte svolte come rappresentante d’istituto per ottenere condizioni migliori. E anche negli anni successivi di politica attiva mi sono sempre battuto per le scuole del territorio. Mi auguro che l’amministrazione comunale – conclude Gianluca Cannavò – si mobiliti per consentire ai nostri figli di frequentare ambienti più salubri”.
Fin qui la denuncia di Gianluca Cannavò riportata nella nota stampa. Al “Ferraris” non si intende rispondere perché – abbiamo appreso in ambienti dell’istituto – “il comunicato non merita alcuna considerazione e, in ogni caso, si commenta da sé”.
Comunque, “la scuola è disponibile ad accogliere quanti vogliano verificarne personalmente le condizioni”.
L.V.