Festa dei Fiori – 6 / Di livello molto elevato i carri infiorati di quest’anno. Scelta vincente degli organizzatori

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E dopo il tempo dell’attesa, eccoli qui tutti in parata, i carri infiorati dell’edizione 2017 della Festa dei Fiori di Acireale, prolungamento del più bel Carnevale di Sicilia che si festeggia tra febbraio e marzo.

Ma da due anni, per scelta del Comune e della Fondazione del Carnevale, la sfilata dei carri infiorati è stata estrapolata degli altri festeggiamenti e inserita in una manifestazione appositamente creata nel periodo primaverile, in cui i carri infiorati sono i protagonisti e il cuore dei tre giorni di festeggiamenti ad essi dedicati. I carri infiorati di quest’anno hanno ormai ampiamente superato il concetto di “macchine infiorate” con cui sono nati agli inizi del Novecento. Quelli moderni hanno adesso raggiunto le dimensioni di quelli che erano i carri allegorici negli anni ’60 e nei primi anni ’70 del secolo scorso, ma hanno in più i movimenti e la molteplicità scenografica dei grandi carri in cartapesta.

Mantengono tuttavia la delicatezza e la leggiadria dell’allestimento floreale che da sempre ha caratterizzato questo tipo di manufatto, anche quando il tema trattato è – nel pieno rispetto della più stretta attualità – crudo e indicativo di una realtà poco piacevole. È quello che possiamo vedere in alcuni dei carri infiorati di quest’anno, dedicati – ad esempio – al problema della violenza sulle donne, o alla problematica situazione dell’agricoltura siciliana, oppure al rischio incombente di dittatura sulla politica di una delle più grandi democrazie mondiali.

C’è dietro a tutto questo la fantasia e l’inventiva dei bozzettisti, il lavoro appassionato dei maestri fiorai acesi, la capacità realizzativa delle maestranze che per diversi mesi lavorano alla creazione di siffatti capolavori, che nulla hanno da invidiare ai migliori carnevali europei (alcuni dei quali espressamente dedicati ai carri infiorati), e forse mondiali. Lo testimoniano  e lo sanciscono le grandi presenze di pubblico nella nostra città, sia l’anno scorso (in cui si registrò, nel periodo dell’evento, un aumento del 50% delle presenze turistiche), sia quest’anno, già fin dal primo giorno.

Il vantaggio della stagione primaverile, con giornate più belle climaticamente e più lunghe, è indubbiamente un fattore da non sottovalutare, e che permette anche la realizzazione di costumi e manifestazioni consone al periodo, a cominciare da quelle dedicate all’allestimento di mercatini ed esposizioni di fiori di stagione, oppure a esibizioni di gruppi di danza. C’è anche da mettere in conto la partecipazione di gruppi e bande musicali di altri carnevali (primo fra tutti quello di Malta, ma anche Misterbianco, Viareggio), che magari sono più disponibili ad esportare i loro “prodotti” per via della destagionalizzazione. È quello a cui hanno voluto sapientemente puntare gli amministratori locali e la Fondazione del Carnevale acese e, a quanto pare, con buoni risultati.

Nino De Maria

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