Sarà la stupefacente bellezza della Badia, uno dei principali monumenti barocchi della città di Catania creato da Giovan Battista Vaccarini, ad accogliere il dramma sacro Agata, la Santa fanciulla, del regista catanese Giovanni Anfuso, che debutterà giovedì 23 prossimo.
Mancano, infatti, solo due settimane a che la città etnea si immerga nel vivo dei festeggiamenti in onore della sua Santa Patrona, Agata, detta anche A Santuzza, offrendole una tra le celebrazioni religiose più seguite al mondo: un misto di devozione e folklore, una festa straordinaria che attira ogni anno sino ad un milione di persone, tra devoti e curiosi.
La ricorrenza, che ricade nelle date dal 3 al 5 febbraio, è legata all’atroce martirio che la nobile fanciulla cristiana, consacratasi giovane a Dio, dovette subire da parte del proconsole romano che, dopo essersi invaghito di lei, tentò in ogni modo di farle rinnegare la propria fede.
I festeggiamenti si articoleranno, dunque, nelle consuete processioni ai luoghi del martirio, nelle annacate delle candalore che sfileranno per le strade del centro cittadino, nel corteo delle stesse che, nella giornata del 3 febbraio, accompagneranno le settecentesche carrozze del senato, e negli straordinari spettacoli pirotecnici che, oltre ad esprimere la grande gioia dei fedeli, vogliono ricordare loro che la patrona, martirizzata sulla brace, vigilerà sempre sul fuoco dell’Etna e su quello di tutti gli incendi. A tutto questo, però, qualcuno ha voluto aggiungere una nota in più di sentimento ed unione o, per dirla come lo stesso regista, ha voluto creare un ponte tra Agata e i suoi fedeli, e lo ha fatto mettendo in scena uno spettacolo teatrale, ispirato agli atti del martirio, che spera di infiammare ancora di più le coscienze dei devoti catanesi.
Agata, la Santa fanciulla, un dramma sacro che unisce fatti storici, o comunque documentati, e personaggi immaginari nella narrazione di vicende avvenute sia al tempo in cui visse la Santa, sia nel periodo dello sbarco alleato in Sicilia, durante la seconda guerra mondiale.
Prodotto da Vision Sicily e Buongiorno Sicilia con il patrocinio del Comitato per i festeggiamenti Agatini, del Comune di Catania e della Curia Arcivescovile, detta rappresentazione concorre ad essere inserita, come i precedenti successi del regista catanese, tra i grandi eventi dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana.
Abilmente scritto e diretto dallo stesso Anfuso, il dramma ripropone infatti la stessa quadra di interpreti che hanno incassato un gran successo con Inferno di Dante e Odissea di Omero, sempre del regista catanese, già rappresentati in vari luoghi della Sicilia; un successo annunciato dal grande interesse che i catanesi stanno già dimostrando acquistando numerosi i biglietti e dall’entusiasmo con cui tante scuole si sono già prenotate per assistere alla rappresentazione.
Manca ormai davvero poco: le luci nella Badia sono state accese, le musiche ed i costumi sono pronti, tutti gli elementi scenici sono stati debitamente inseriti all’interno del meraviglioso tempio barocco che si presta a palcoscenico di una rappresentazione dal grande valore religioso ma anche etico, quello cioè di una vita disposta al totale sacrifico di sè per non cedere alla costrizione ed all’imposizione di dover rinnegare la propria fede e la propria devozione.
Agata, la Santa Fanciulla andrà in scena nei giorni 23,24,25,29,30 gennaio e primo febbraio. Ogni sera sarà rappresentato tre volte, alle 20, alle 21 e alle 22. È già avviata la vendita dei biglietti su Boxoffice Sicilia, sia on line, sia attraverso il centralone (allo 095.7225340), sia nei punti vendita del centro (Tabaccheria Magni in via di Sangiuliano, 239; Free Fly Tour 3, in via Manzoni, 75; Associazione Officine Culturali, piazza Dante, 32; Libreria Feltrinelli, via Etnea, 283). Una quota di ticket sarà comunque disponibile nel botteghino della Badia.
Cristiana Zingarino