Celebrata la Pasqua, con i coinvolgenti riti della Settimana Santa, ad Aci Platani entrano nel vivo i festeggiamenti della Vergine Santissima del Monte Carmelo. La festa, per antica tradizione, si svolge ogni anno la domenica in Albis (oggi domenica della Divina Misericordia). La devozione alla Vergine, invocata anche con il titolo di Madonna dell’Acqua, costituisce un momento di forte aggregazione. Ogni anno richiama ai piedi della Madonna oltre agli abitanti del luogo, anche tanti acesi e tutti coloro che da tempo hanno lasciato la popolosa comunità platanese. E per l’occasione sentono il bisogno di fare ritorno alle proprie radici.
Si tratta di una festa che va avanti da 400 anni con immutata fede e partecipazione. Una tradizione lunga secoli che conferma come, ancora oggi, gli abitanti di Aci Platani trovano nella Madre celeste la propria identità storica e religiosa.
Il parroco don Coco invoca la Vergine del Monte Carmelo
I festeggiamenti di quest’anno cadono in un momento di particolare tribolazione, per la guerra che si sta consumando in Ucraina. Don Salvatore Coco scrive un breve messaggio che per l’occasione ha voluto consegnare alla sua comunità. «In questo nostro tempo di trepidazioni e paure emerse in seguito al pernicioso contagio e ai recenti conflitti tra nazioni, desideriamo volgere ancora una volta lo sguardo alla Vergine Maria, madre di misericordia, invocata nella nostra comunità come Regina e decoro del Monte Carmelo. Ella con tenerezza materna continua a prenderci per mano, sostenendoci nei tratti più duri del cammino, rialzandoci dalle cadute e addolcendo le croci più pesanti».
Uno dei momenti più significativi ed attesi della festa sarà l’ordinazione diaconale di Cosimo Gangemi e di altri due seminaristi Antonio Agostini e Rosario Pittera. L’importante evento di grazia, si terrà nella cattedrale di Acireale mercoledì 20 aprile alle ore 19, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del nostro vescovo mons. Antonino Raspanti.
Il secentesco simulacro quest’anno svelato in presenza
Tra i tanti eventi che il Comitato dei festeggiamenti ha preparato con amore e dedizione, la svelata del secentesco simulacro. Esso ritornerà quest’anno in presenza dei fedeli, e costituisce il momento più atteso e coinvolgente di tutta la giornata di festa.
Essere in chiesa per assistere all’apertura della cappella che da quattro secoli conserva la preziosa immagine della Madonna è una emozione indescrivibile.
Sarà il parroco don Salvatore Coco che puntualmente il 24 aprile, alle ore 8.30, compirà l’antico rito che segnerà l’incontro dei tanti fedeli con il volto materno della Vergine Santissima. E anche se mancheranno, come è giusto che sia, i fuochi d’artificio, sarà comunque un tripudio generale. Tra lo sventolio di fazzoletti, le note della banda, il suono delle campane e l’antico grido di speranza che ogni platanese porta nel cuore: divoti ccu vera fidi, evviva Maria!
Giovanni Centamore