Cala il sipario sulla festa di Sant’Agata, patrona della città di Catania, che quest’anno ha registrato oltre un milione di visitatori.
Come ogni anno, dal 3 al 5 febbraio, la città regala una festa che coinvolge cittadini e tanti turisti provenienti da ogni parte del mondo, confermandosi la terza festa religiosa al mondo.
Una tre giorni senza sosta esaltata dalla fede per seguire la processione e urlare tutti insieme “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti? – Cettu! cettu! – Evviva Sant’Ajta!” (Cittadini, cittadini, siamo tutti devoti tutti? Certo! Certo! Evviva Sant’Agata!).
Festa di Sant’Agata: anche i politici rendono omaggio alla Patrona
Quest’anno ha reso omaggio alla santa Patrona anche il governatore Renato Schifani presidente della Regione Siciliana. All’apertura della festa, ha detto: «La festa della Patrona di Catania mostra ancora una volta il suo fascino sospeso tra fede e tradizione. Mi auguro che questi tre giorni di celebrazioni siano ancora una volta l’occasione di affermare i valori cristiani, di testimonianza e attenzione verso gli ultimi, gli emarginati, i veri martiri dei nostri tempi. Quei valori che la Patrona di Catania ha testimoniato con il suo sacrificio».
Insieme a Schifani, anche la premier Giorgia Meloni, in visita a Catania sabato 3, dopo il suo incontro alla 3Sun del gruppo Enel. Il polo industriale, fiore all’occhiello, si appresta a diventare la più grande fabbrica per la produzione di celle e moduli solari in Europa.
Dopo l’incontro, la sera ha raggiunto Palazzo degli Elefanti per rendere omaggio alla Santa. La si è vista insieme al sindaco di Catania Enrico Trantino, al ministro Nello Musumeci e ad altri esponenti politici, affacciata al balcone centrale del Municipio che dà su piazza Duomo, gremita di gente in attesa del concerto e dello spettacolo pirotecnico in onore della Patrona Sant’Agata.
I devoti, come da tradizione, hanno illuminato con i ceri, riempito e colorato le strade della città, indossando il saio bianco (u saccu) ed un copricapo di velluto nero (a scuzzetta) come simbolo di umiltà. Guanti e fazzoletti bianchi sventolati al passare del fercolo della Patrona, simbolo di promessa, purezza e devozione. Hanno trainato con due cordoni lunghi oltre 200 metri, il fercolo d’argento, A vara, che pesa oltre 17 quintali, contenente il busto e lo scrigno con le reliquie della santa martire.
I politici alla festa di Sant’Agata: la soddisfazione del sindaco Trantino
Il sindaco Trantino, in conclusione, ha espresso parole di soddisfazione. “E’ terminata la festa di Sant’Agata più partecipata di sempre. Nonostante le centinaia di migliaia di persone che l’hanno seguita, tutto si è svolto nella massima compostezza. Naturalmente non è pensabile che un evento che raccoglie così tanta gente possa soddisfare le sensibilità di tutti. Gli orari di durata e di rientro della Santa, il gradimento dei giochi pirotecnici, il contingentamento degli accessi in piazza è normale che creino qualche dissenso. Qualcuno ha anche ritenuto che dovessimo rivedere l’organizzazione, per effetto del tragico episodio accaduto alla Villa Bellini che ci ha ferito l’anima, provocando un lancinante dolore.
Ma la città e i devoti hanno mostrato maturità, ed è prevalso il senso d’ordine della processione”.
Ha aggiunto: “Puntiamo allora l’attenzione sul tanto che è andato benissimo, imparando da quel che possiamo ancora correggere. E’ già iniziata l’opera di massiccia pulizia della città, che proseguirà senza sosta. Io non ho alcun merito, se non quello di essermi avvalso di bravi assessori e ottimi collaboratori. Un particolare plauso al Presidente del Comitato per le festività agatine. E ringrazio quanti hanno profuso ogni energia perché tutto andasse per il meglio, come i tantissimi volontari, il servizio d’ordine, la Protezione Civile, e tutti quei Catanesi che hanno avvertito l’orgoglio di stringersi attorno a una Santa, che ogni giorno possa proteggerci e illuminare”.
I catanesi ritornano, dunque, alla loro quotidianità portando nel cuore la devozione per l’amata Agata.
Giusy Giacone