Festival dei Teatri di pietra / Quaranta spettacoli nei millenari siti classici dell’Isola

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Coro lirico siciliano

Si annuncia ricchissima la sesta edizione del Festival lirico dei Teatri di pietra che caratterizza, come quelle precedenti, l’estate siciliana. Dal 21 luglio al 22 settembre sono in programma oltre quaranta spettacoli in giro per l’isola, laddove ci sono siti, antichi e moderni, molti dei quali anche di valenza storica e monumentale.

Il Festival, promosso dal Coro Lirico Siciliano e affidato alla direzione artistica di Francesco Costa, presenta informa un comunicato stampa “un calendario itinerante in cui si fondono mito, storia e incanto per i Teatri dell’antichità, che ospiteranno le nuove produzioni, fiore all’occhiello di una kermesse di prestigio internazionale ascesa tra le stagioni di riferimento dell’Isola e del Mediterraneo”.

Diana Damrau. Foto di Simon Fowler

Diana Damrau per la prima volta in Sicilia

Per segnalare il livello del cartellone basta citare il concerto di una belcantista del calibro di Diana Damrau, per la prima volta in Sicilia. Mentre è significativo il doppio tributo a Giacomo Puccini, nel primo centenario della sua morte: al Teatro Antico di Taormina sono previsti il concerto con Lola Astanova il 6 agosto e l’allestimento di Turandot il 9 agosto con il soprano Elena Mosuc, che verrà riproposto  al Teatro Greco di Tindari l’11 agosto. Attesa è anche la messinscena di Cavalleria rusticana al Teatro Antico di Catania il 21 settembre con il mezzosoprano Annamaria Chiuri.

Anche quest’anno non mancherè l’omaggio a Ennio Morricone a Tindari e Taormina con Alberto Urso, quello a Franco Battiato e quello a Domenico Modugno con Mario Incudine e Tony Canto.

Soddisfatti della programmazione di alto livello e fiduciosi si mostrano il direttore artistico Francesco Costa e il presidente del Coro Lirico Siciliano, Alberto Munafò Siragusa.
“Un cartellone itinerante al servizio della musica e del turismo culturale, con la promessa di regalare emozioni uniche in luoghi di incomparabile suggestione. Luoghi impreziositi da una illuminazione esclusivamente a lume di candela. Questo vuol essere il Festival Lirico dei Teatri di Pietra: potete girare il mondo o venire a visitarlo in Sicilia. È la magia dell’archeologia classica, dove, attraverso il sapiente lavoro degli artisti, il mito corre verso l’eternità”.

Teseo screpolato
Teseo screpolato

Nella sciara lavica di Ragalna il concerto inaugurale del Festival dei Teatri di pietra

Il sito della giornata inaugurale, il 21 luglio, è un teatro naturale inedito: una sciara lavica in contrada Serra la Nave, in territorio di Ragalna, versante sud ovest dell’Etna. Qui si svolgerà il gala lirico corale che segnerà l’avvio dell’edizione 2024. In un tramonto esclusivo nel paesaggio dominato da colori naturali che solo il grande vulcano sa offrire. Tra l’altro, lo scenario contiene anche il Teseo screpolato dello scultore polacco Igor Mitoraj. “Il suo sguardo evocativo di spiritualità ancestrale – si sottolinea nella nota stampa – si erge sul golfo di Catania”.

Il festival si concluderà con due grandi eventi che si terranno nel Colosseo nero, il Teatro Greco Romano di Catania, per l’occasione riaperto alla lirica.
Il 21 settembre Cavalleria rusticana in concerto. E’ previsto un cast internazionale con la straordinaria partecipazione del celebre mezzosoprano Annamaria Chiuri nel ruolo di Santuzza.
Il 22 settembre l’eccezionale concerto con la primadonna Diana Damrau. Soprano di coloratura tra i più grandi di tutti i tempi, che per la prima volta in assoluto sarà in Sicilia. Voce prodigiosa – si legge nella nota stampa – artista leggendaria, virtuosismo e duttilità impareggiabili. Per una serata evento che regalerà pagine di rara bellezza in occasione di un gran gala dedicato al belcanto italiano, patrimonio dell’umanità.

teatro Catania
Foto fabrizio Villa, Getty Images

Un festival con quaranta serate

Le oltre quaranta serate rappresentano anche una grande operazione di  decentramento culturale. Basta ricordare tanti altri siti coinvolti, meno noti ma non meno validi e suggestivi : il Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina, la Villa Romana di Terme Vigliatore, il Teatro della Nike di Giardini Naxos, il Mausoleo Romano di Centuripe, la città di Piazza Armerina, il Teatro Greco di Monte Jato, Ragusa Ibla, il Teatro Greco-Romano di Catania, il Tempio di Era di Selinunte, la Basilica Normanna dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò, a Casalvecchio Siculo, la Stoà di Abakainon, nei pressi di Tripi, la Gran Fonte di Leonforte, il Teatro dell’Efebo di Agrigento, il Palazzo Filangeri Cutò di S. Margherita di Belice, noto come il Palazzo de Il Gattopardo, Palazzo Cagnone di Francavilla di Sicilia. E poi, ancora, Camporotondo, Maletto, Mazzarino, Ragalna, Avola saranno palcoscenici di attica bellezza per una formidabile unione tra arte, musica, storia e mito.

 

Maria Pia Risa

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