Festival della Dottrina sociale della Chiesa / Messaggio di speranza di fratel Biagio Conte e un melograno piantumato a Palermo, simbolo di diversità

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Ventiquattro città, tra cui Palermo, Ragusa e Mazara del Vallo e altre in tutta Italia, partecipano quest’anno alla 10^ edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa sul tema “Memoria del futuro”.
Festival che è stato anticipato da una prima iniziativa, la collocazione di una pianta di melograno, pianta tipica del Medio oriente che richiama la potenza della vita e che, con i suoi frutti dai chicchi numerosi e diversi, ci parla di una ricchezza nella diversità.
A Palermo d’intesa con le autorità locali, il melograno è stato piantato nel Giardino dei Giusti e ben 17 alberelli sono stati collocati, dalla Missione Speranza e Carità, nella contrada Portella di Pero di Godrano (PA), con una cerimonia di benedizione eseguita padre Pino Vitrano: in particolare i volontari e gli operai della forestale hanno messo a dimora 10 cipressi, 5 ulivi, un abete e un cedro.
Questa nostra piantumazione è in comunione – spiega Fratel Biagio Conte– con l’iniziativa del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona che è portata avanti dal referente nazionale DSC Salvatore Urso e da tante persone di buona volontà, che oggi hanno piantato un melograno al Giardino dei Giusti a Palermo, per dare un grande respiro di fratellanza. Con l’occasione voglio salutare tutti i rappresentanti del Festival, con cui ci uniamo in preghiera e ci tengo a ricordare con grande affetto il fondatore del Festival don Adriano Vincenzi’’.
Il Festival vivrà quest’anno delle limitazioni dettate dal decreto sulla pandemia, e, dunque, si svolgerà in modalità streaming e sarà visibile anche su Telepace (per info vedere www.dottrinasociale.it).

Fratel Biagio Conte assiste alla piantumazione del melograno a Palermo

Il tema “Memoria del futuro” è memoria di un lungo cammino che oggi chiama ogni persona, donna e uomo, a guardare avanti, per costruire il futuro, accettando la sfida, come ci chiede papa Francesco nella Lettera Enciclica Fratelli tutti, di “sognare e pensare a un’altra umanità”, perché  “senza memoria non si va mai avanti” e “non si cresce senza una memoria integra e luminosa”.
A questi propositi di solidarietà e fratellanza auspicati dal Festival, si unisce il messaggio di speranza di Fratel Biagio:
Carissima e amata società e preziosa umanità: coraggio affinché non venga meno la speranza in questo momento di grande prova a causa della persistente pandemia. Ma non possiamo sottovalutare che peggiore del virus è l’egoismo, l’indifferenza, il razzismo, il materialismo e il consumismo: curiamo questi flagelli.
Un prezioso messaggio di incoraggiamento a tutte le istituzioni, alle forze dell’ordine, a tutte le professioni, ai cittadini, alla santa Chiesa, alle varie religioni, ai non credenti e a tutte le città e paesi dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero.
E’ giusto sapere che non prevarrà il virus e con tutto rispetto dei vari interventi in atto, non dobbiamo sottovalutare il dono della preghiera. Rispondiamo con la preghiera e così scopriremo un prezioso vaccino che è il buon Dio, la giusta terapia è il buon Gesù, il nostro consolatore è lo Spirito Santo e il nostro prezioso conforto è Maria Madre della Speranza.
E’ doveroso aprire il nostro cuore al Santo Natale, accogliendo il bambinello Gesù nostra vera speranza e il nuovo anno ricco di vera pace e giustizia, di vera amicizia e di vera fratellanza. Un buon cammino per costruire un mondo migliore”.

Vincenzo Caruso

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