Fidapa / La presidente Anna Maria Patanè: “In due anni progetti a largo respiro”

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Anna Maria Patanè

La nuova presidente della Fidapa Giarre-Riposto è la dottoressa Anna Maria Patanè che sostituisce la presidente uscente professoressa Maria Pia Russo. L’abbiamo intervistata per farci illustrare i progetti che attiverà durante i due anni del suo incarico.

Dottoressa Patanè, è la prima volta che ha un incarico del genere?

Sono alla prima esperienza come presidente della Fidapa. Mi sono iscritta all’associazione due anni fa, dopo essere andata in pensione. Finito il mio tempo lavorativo ed essendo iperattiva per mia natura, ho cercato di crearmi un impegno costruttivo. La Fidapa mi ha interessata, in modo particolare, perché svolge un’attività tutta al femminile dedicata, in particolare, ai problemi che le donne affrontano ogni giorno. Come socio-pedagogista ho trovato il modo per continuare, in fondo, un po’ quello che ho fatto nel mio lavoro. Così ho accolto la proposta dell’allora presidente, Maria Pia Russo, con estremo piacere ed ho accettato con entusiasmo.

Di cosa si è occupata fino ad oggi?

Sono un’assistente sociale, con un titolo in Scienze Sociali e uno in Pedagogia. All’inizio della mia carriera ho lavorato per 15 anni al consultorio familiare a Fiumefreddo di Sicilia. Dopo quest’esperienza ho lavorato per 25 anni presso i servizi contro le tossicodipendenze di Giarre. Un lavoro che mi ha vista immersa nel sociale: in carcere, nelle comunità terapeutiche, spesso tra gli studenti per fare prevenzione. Ho lavorato nelle scuole, anche in uffici appositamente aperti all’interno degli istituti superiori che allora si chiamavano Cic, Centro informazione e consulenza. Era un luogo di ascolto per i ragazzi.Anna Maria Patanè

Qual è il suo programma per la Fidapa, considerate anche la sua preparazione e la sua esperienza sul campo?

Essendo di durata biennale la presidenza della Fidapa, ritengo che i progetti possano avere un largo respiro e di essere completati nei due anni. Io ho già impostato un programma e ho diviso questi due anni in aree tematiche. Svilupperò dei convegni e dei lavori da svolgere all’interno delle scuole; tratteremo le problematiche sia dal punto di vista psicologico che da quelli sociale, economico e politico però non partitico. Affronteremo anche problemi di attualità.

Dottoressa Patanè, chi affronterà le tematiche?

A seconda dei temi ci avvarremo di professionisti. Abbiamo pensato ad un incontro, al quale parteciperanno i componenti dell’”Unione italiana ciechi”, dedicato alla disabilità e a come si può positivizzare l’handicap. Parleremo del valore di un disabile e di come migliorare la sua condizione. Ci sarà l’evento dell’otto marzo (Festa della donna) che vorrei ricordare in un modo particolare. Accoglieremo un’imprenditrice che spiegherà agli studenti come fare imprenditoria al femminile illustrando anche le problematiche giornaliere di ogni lavoro.

Anna Maria Patanè
Anna Maria Patanè nelle vesti di vice sindaco

Parleremo di Afghanistan e di questo cambiamento internazionale che ha causato e inviteremo l’ambasciatore Enzo Coniglio, specialista di questa tematica. Parleremo di ecologia, tema affidato a una nostra socia che ha fatto studi di approfondimento; interverranno anche docenti universitari. Andremo nelle scuole con il prof. Saro Faraci, docente universitario, il quale parlerà delle competenze e dell’importanza di saper formulare un curriculum europeo. Il prof. Faraci cercherà, inoltre, di orientare gli studenti verso l’indirizzo di studi da intraprendere.

Il 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, nostre ospiti saranno suor Rosalba e suor Alfonsina, della Comunità “Madonna della Tenda”,  che da poco hanno istituito il centro antiviolenza “Il Bucaneve”. Il campo culturale vedrà impegnata la prof.ssa Maria Pia Russo, la quale si approccerà con gli studenti dei licei e parlerà loro di Demetra. In programma, anche, tante visite guidate ad importanti musei. Tutto nell’arco dei due anni del mio mandato. La Fidapa si fa portatrice di cultura, dando voce a chi spesso non ne ha, in un percorso lungo due anni.

Mariella Di Mauro

 

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