Messina e la Regina Elena sono ormai legate indissolubilmente da quel lontano 28 dicembre 1908. Una data impressa nella memoria di una terra che fu tremendamente colpita da un terremoto tanto devastante quanto inaspettato.
La popolazione, messa a dura prova dall’evento tellurico e dal successivo maremoto, pagò un pesante tributo in termini di vite umane (la stima si aggirò subito tra gli 80.000 ed i 120.000 morti). E colpì un’intera nazione che per la prima volta dall’Unità, avvenuta meno di 50 anni prima, subiva una catastrofe naturale di così ampia portata.
L’opera umanitaria della Regina Elena
Immediatamente la Famiglia reale attivò la macchina dei soccorsi, guidata dalla regina Elena che poco tempo prima aveva creato il corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa.
La stessa sovrana si occupò personalmente della cura di centinaia di feriti, a bordo della corazzata “Vittorio Emanuele”, trasformata per l’occasione in una nave-ospedale.
Particolare attenzione pose per anni ai tantissimi orfani di quell’immane tragedia. Il 5 aprile 1937 Papa Pio XI le conferì la Rosa d’Oro della Cristianità, sottolineando le virtù cristiane e di carità verso i sofferenti. Messina ha realizzato una imponente statua marmorea, unica al mondo dedicata alla sovrana, posta in Largo Seggiola.
Un annullo filatelico per il 150^ della nascita della regina Elena
Fin qui la memoria storica. A distanza di 150 anni dalla nascita della Regina, grazie alla Delegazione di Messina dell’Istituto della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon il prossimo 8 e 9 gennaio si terrà una “due giorni” di commemorazioni. Nella città peloritana non si celebrerà solo il ricordo di Elena in quanto soccorritrice, ma anche la sua figura di fervente cattolica e portatrice di virtù eroiche che ne hanno avviato il processo di beatificazione in atto presso l’Arcidiocesi di Montpellier.
Tra le varie iniziative, il giorno 7, la deposizione in mare di una corona di fiori in memoria delle vittime del terremoto ed un omaggio al Monumento “Agli Eroici Marinai Russi”, primi soccorritori della popolazione. L’Urss nel 1978, in occasione dei 70 anni dal terremoto, emise addirittura un francobollo a memoria di quei marinai e del loro eroico gesto.
Annullo e una cartolina dedicata
In tema filatelico, il giorno 8 gennaio, dalle ore 9 alle ore 13 verrà emesso uno speciale annullo a cura di Poste Italiane – Ufficio di Messina presso il Duomo di Messina, Piazza del Duomo. L’annullo verrà utilizzato per obliterare la speciale cartolina postale dedicata, riproducente un disegno dell’epoca che ritrae la Regina Elena in soccorso alla popolazione.
Nel retro della cartolina sono ricordati i momenti salienti di quei drammatici giorni del 1908. L’annullo sarà poi disponibile, a partire dal giorno 9, presso l’Ufficio Postale di Messina – sportello filatelico – Strada San Giacomo 11/b per i successivi 60 giorni. Al termine di essi verrà depositato presso il Museo della Comunicazione e di Storia Postale di Roma.
Altre manifestazioni per l’anniversario della nascita della regina Elena
Le celebrazioni proseguiranno con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Cesare di Pietro Vescovo Ausiliare di Messina, dall’esibizione della Fanfara Bersaglieri dei Peloritani. E, nel pomeriggio dalla conferenza “Elena di Savoia eroica soccorritrice dopo il terremoto di Messina”. Sarà presente Elena Elisabeth Medeleine Prinzessin und Landgräfin von Hessen, pronipote della Regina Elena. Tutti gli eventi hanno ottenuto il Patrocinio della Regione Siciliana, della Città Metropolitana di Messina, della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Taormina.
Giuseppe Mento ci parla dell’iniziativa
Abbiamo interpellato Giuseppe Mento, delegato provinciale dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon in carica per il triennio 2022-2024. Nativo di Venetico Superiore e maresciallo della Marina Militare, ci ha raccontato l’attesa per questa “due giorni” storica per la città peloritana.
Maresciallo, Messina ricorda con grande enfasi ed emozione la figura di questa grande donna alla quale oggi si dedica questa iniziativa filatelica..
L’idea per questo evento è stata messa in cantiere qualche anno fa. E ufficializzata lo scorso aprile, a Roma, durante il Consiglio Generale dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Le emozioni sono davvero grandi, Messina e la sua popolazione sono e saranno per sempre grate alla Regina Elena per quello che fece nelle immediate fasi dopo il tremendo sisma. E anche per tutto quello che realizzò negli anni a seguire per gli orfani di Messina.
Centoquattordici anni da quel terremoto non hanno cancellato la memoria di quanto successe. La figura della Regina Elena si erge su questa catastrofe come un segno di speranza e di vera carità cristiana. Con quale emozione si avvicina a queste giornate?
Come raccontano le cronache, la Regina coordinava i soccorsi e si dedicava alla cura dei feriti allestendo in tutta fretta un ospedale sull’Incrociatore dove Ella si prodigava a medicare in prima persona. Vestiva come un’infermiera scegliendo di essere la Regina dei sofferenti. Come segno di riconoscenza il popolo messinese dedicò alla Regina nel 1960 una statua marmorea nei cui bassorilievi si ripercorrono i meritori atti di eroismo compiuti da Sua Maestà in favore degli agonizzanti.
Il messaggio di Elena di Savoia è tutt’ora attuale. La cultura dell’accoglienza e della cura delle persone disagiate pare diventare una chimera, mentre la Sovrana non esitò un attimo a lanciarsi in soccorso dei sofferenti. Una eredità che l’Istituto Guardia d’Onore porta avanti con determinazione e particolare cura. Come pensa possa essere “attualizzato” questo lascito morale?
Si è vero, il messaggio che ci ha lasciato in eredità la Regina Elena è più che attuale. A Messina l’eredità della Regina è ancora tangibile in due Istituti cittadini. Le Piccole Sorelle dei Poveri che aiutano attraverso l’accoglienza, l’amore, l’assistenza e la protezione le persone sole e abbandonate specialmente gli anziani. Infine, c’è la realtà dell’Opera Pia Casa-famiglia Regina Elena che ha per scopo di provvedere gratuitamente al mantenimento, all’educazione alla cura e all’istruzione, anche con le forme del semiconvitto di minori orfani, in stato di bisogno o di abbandono morale e materiale.
In un mondo sempre più in guerra, le giovani generazioni possono guardare con rispetto e come esempio Regina Elena, anche se il tempo inesorabilmente pare spargere un velo di oblio sulla sua figura. Messina però non dimentica e gli eventi che stiamo raccontando lo confermano.
Purtroppo, oggi i giovani sconoscono la Storia, anche qualche giovane messinese ignora le gesta eroiche della Sovrana che tanto si prodigò per Messina. Queste manifestazioni hanno lo scopo di non far cadere nell’oblio la figura di Elena. Comunque, anche le altre Regine di Casa Savoia si sono impegnate nel sociale, Margherita prima e Maria Josè dopo.
Avete voluto sottolineare anche dal punto di vista filatelico la memoria di questi 150 anni. L’annullo e la cartolina dedicata saranno sicuramente un bellissimo ricordo da conservare anche per gli anni futuri.
L’idea dell’annullo filatelico è mia personale, da bambino mi sono avvicinato alla filatelia. Il bozzetto è stato realizzato da un bravo fumettista, Andrea Vitali, che mai avrebbe pensato di vedere un suo schizzo trasformato in annullo postale. Già 20 anni fa, nel 2002, le Poste raffigurarono la Regina Elena in un francobollo, allora per la ricerca sui tumori al seno. (n.d.r. da ricordare che la Regina Elena fu anche grande collezionista filatelica. Una passione che poi trasmise anche al figlio Umberto, futuro Re d’Italia).
Un’ultima domanda. Il 18 gennaio ricorrerà anche il 145^ anniversario dalla Fondazione dell’Istituto della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, la prima Associazione d’Arma riconosciuta in Italia. Mi piace pensare che la memoria di una Nazione vive nel ricordo del proprio passato per affrontare il futuro. Quanto è importante il vostro ruolo soprattutto come diffusori di cultura e storia verso le giovani generazioni?
La principale attività dell’Istituto è il servizio di Guardia d’Onore alle tombe dei sovrani del Regno d’Italia. Inoltre, in ragione della propria vocazione storica, l’Istituto è organizzatore e promotore di numerose cerimonie, manifestazioni ed eventi culturali, distinguendosi inoltre per aver contribuito a molte opere benefiche. Infine, nel presente l’Istituto si pone come ideale obiettivo il trasferimento definitivo al Pantheon di tutti i sovrani d’Italia e delle rispettive consorti.
Messina vivrà un momento di commozione, ne siamo sicuri, dove il silenzio nella memoria di chi fu travolto dalla forza della natura, verrà rotto dallo sciabordio delle acque dello Jonio, un mare generoso e dal blu intenso. Con l’auspicio che sia sempre più legame di speranza e di pace per le nuove generazioni.
Sarà ancora vivo il ricordo di chi senza indugio, come la Regina Elena, seppe anteporre la carità e lo slancio verso il prossimo ai propri interessi, ridando speranza.
Giuseppe De Carli