Anche quest’anno torna in grande stile il Premio Posidone, la storica Rassegna mediterranea di Cultura ed Ambiente. La ventitreesima edizione si svolgerà domenica 2 agosto, alle 21.30, al Teatro della Villa Comunale di Fiumefreddo di Sicilia, dove l’evento è nato nel 1993 per volere dall’Associazione Posidone – che l’organizza in esclusiva – e in collaborazione con il WWF. A condurre e dirigere la serata colui che è fondatore e direttore artistico dell’evento, Nino Graziano Luca, il quale, insieme al presidente dell’Associazione Carmelo Scalora, premierà personaggi, autorità, enti e strutture che si sono distinte, in ambiti diversi, per il loro contributo alla crescita morale e culturale della società.
La kermesse – dedicata alla memoria di Michele Luca, che del Premio fu responsabile organizzativo fin dalle origini, e in ricordo anche del responsabile delle relazioni istituzionali avv. Isidoro Giannetto, anch’egli scomparso – vedrà premiati: la Congregazione Salesiana, rappresentata per l’occasione dal Vicario del Rettore Maggiore Don Francesco Cereda; la Marina Militare e l’Aereonautica Militare, di cui saranno presenti le massime autorità siciliane: il contrammiraglio Nicola De Felice e il comandante del 41° Stormo Sigonella colonnello Vincenzo Sicuso; il giornalista Antonio Preziosi, editorialista del Tg2 e già direttore Rai; la conduttrice del Tg1 Rai Barbara Capponi; l’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano”, rappresentato dal suo presidente Corrado Labisi.
Tra gli altri ospiti: la giornalista del Tg1 Rai Susanna Lemma, il presidente della Confederazione mondiale degli Ex allievi di Don Bosco Francesco Muceo, il sindaco di Fiumefreddo Marco Alosi, il gruppo Harmonia Suave della Compagnia Nazionale di Danza Storica, il Coro del Cara di Mineo, e la cantante Micaela.
«Le personalità e gli enti premiati in questa edizione – spiega Nino Graziano Luca – sono esempi virtuosi di “semplicità”, intesa come pregio e spontaneità d’animo, come qualità vincente nella complessità del mondo odierno. Il Premio vuole simboleggiare quel binomio “montagna-mare” che caratterizza il patrimonio turistico etneo e della costa jonica, fatto di esclusive bellezze naturali e monumentali. L’obiettivo ultimo è infatti promuovere un corretto rapporto tra l’uomo e la natura, dove quest’ultima non è intesa soltanto nella sua accezione ambientale, ma anche culturale ed economica».
(Fonte: I Press)