Fondazione Libellula / Dati shock sulle molestie alle donne nel posto di lavoro

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fondazione Libellula

Molestie, discriminazioni e stereotipi. Un report di Fondazione Libellula ha indagato l’esperienza e la frequenza di situazioni di violenza verbale e fisica ai danni delle donne sul posto di lavoro. L’indagine ha coinvolto oltre 4mila donne. E i risultati sono davvero preoccupanti, come riporta un comunicato stampa. In Italia la condizione delle donne sul posto di lavoro è sottoposta quotidianamente a episodi inaccettabili.

Fondazione Libellula, trasformazione e libertà

Si impegna a promuovere la cultura della bellezza per contrastare ogni forma di violenza sulle donne e di discriminazione di genere. È nata nel 2017 come iniziativa di responsabilità e nel 2020 il progetto è diventato Fondazione.

La libellula trascorre parte della sua esistenza nel fango ma ad un certo punto emerge e impara a volare. Questo insetto, dunque, rappresenta trasformazione e libertà. Da qui, il nome che è simbolo di quel cambiamento che la fondazione cerca di realizzare. E vuol farlo attraverso la diffusione della cultura della bellezza intesa come equilibrio delle piccole cose, armonia dei legami e cura dei sentimenti.Indagine Libellula

Fondazione Libellula, un’indagine shock

La Fondazione – riporta la nota di stampa – ha realizzato un’indagine con l’obiettivo di fotografare lo stato dell’equità di genere del mondo del lavoro italiano. Lo studio è consultabile integralmente scaricando l’ebook dedicato al seguente link: fondazionelibellula.com/it/ebook.html. E che ha coinvolto oltre 4.300 lavoratrici e libere professioniste in tutta Italia. I risultati dell’analisi restituiscono una situazione allarmante.

Più di una donna su 2 (55%) si dichiara vittima di una manifestazione diretta di molestia e discriminazione sul lavoro. Come se non bastasse questo dato a far capire quanto possa essere preoccupante il contesto lavorativo per le donne, il 22% ha dichiarato di aver avuto contatti fisici indesiderati e il 53% ha subito complimenti espliciti non graditi.
I responsabili di queste azioni sono indicati essere i colleghi o le colleghe nel 55% dei casi. I capi sia uomini sia donne per il 19% e altri responsabili o superiori di ambo i sessi per il 6%.

Le conseguenze si riflettono in una limitazione del proprio comportamento per paura che possa essere male interpretato o portare a conseguenze negative: il 58% delle donne intervistate non reagisce efficacemente di fronte ad una molestia, di queste il 38% non vuole passare come una persona troppo aggressiva o “quella che se la prende”, mentre l’11% non sa come fare.

Debora Moretti
Debora Moretti – Fondatrice e presidente di Fondazione Libellula

Le donne sono spesso costrette a rinunciare di mettersi in gioco per la loro crescita professionale. Perché, come mette in evidenza la ricerca, lo stato dell’equità di genere nel mondo professionale è ancora distante. Anche quando le stesse ricoprono una posizione manageriale. In questi casi, infatti, i loro comportamenti decisi e determinati vengono visti in un modo diverso rispetto a quelli maschili.

Un serio problema culturale

A generare la discriminazione non è solo un rapporto sbilanciato di forza nel contesto lavorativo dato dai ruoli operativi degli uomini rispetto a quelli delle donne ma anche l’appartenenza al genere. Dunque, un problema culturale ormai insito all’interno del contesto professionale italiano che necessita di un profondo e continuo lavoro di educazione e sensibilizzazione.

A tale scopo, la Fondazione riunisce un network d’importanti aziende italiane come Decathlon, Furla, Heineken, Tim e Vodafone, con l’obiettivo di prevenire e contrastare la violenza sulle donne e la discriminazione di genere agendo sul piano culturale.

L’impegno di Fondazione Libellula

Questi dati fotografano una situazione inquietante all’interno dell’ambiente lavorativo delle aziende italiane e devono imporre una riflessione: il linguaggio e gli atteggiamenti non verbali occultano la dimensione professionale delle donne sul posto di lavoro. Per tante i luoghi di lavoro rappresentano contesti poco sicuri, psicologicamente e fisicamente complicati” – afferma Debora Moretti, fondatrice e presidente di Fondazione Libellula.

L’obiettivo di Fondazione Libellula è cambiare questo scenario, portando nei luoghi di lavoro progetti e attività, percorsi dedicati alla prevenzione al contrasto delle molestie. E sportelli di ascolto psicologico attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per tutte le aziende che ne fanno richiesta.

“Un’azienda che si dimostra attenta e coinvolta sul tema della violenza non solo incoraggerà un clima di dialogo e confronto, ma farà prevenzione e diffonderà al suo interno consapevolezzaconclude Debora Moretti. “Il nostro obiettivo come Fondazione è quello di creare un modello virtuoso e portarlo in tutte le aziende in modo da generare ambienti professionali non discriminatori”

 

                                                                                  Cristiana Zingarino

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