Sul tema catechesi e disabilità: Il primo dei dieci incontri formativi per sacerdoti, catechisti ed educatori ha avuto luogo sabato 21 gennaio nel centro convegni “Anderhub”dell’Aias sez. Acireale. “La Chiesa: un luogo di accoglienza“.
Sono intervenuti suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio della pastorale delle persone con disabilità, don Carmelo Sciuto, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, don Orazio Sciacca, responsabile della Pastorale giovanile e la dottoressa Maria Modica, logopedista della struttura dell’Aias. Presente anche mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale: “Questo è un progetto di inclusione – ha dichiarato – che vede interrogarsi anche la catechesi che cerca di dare risposte concrete”.
Catechesi e disabilità, convegno ad Acireale
Dall’incontro formativo è emerso quanto sia importante che i ragazzi con disabilità comunichino ed interagiscano non solo negli ambienti della scuola, della famiglia e dei centri riabilitativi. Ma anche nelle comunità parrocchiali che molto spesso non hanno mezzi e strumenti necessari.
“Eliminiamo le barriere – queste le parole di don Carmelo Sciuto – non solo quelle fisiche. Apriamo il cuore per essere Chiesa con le porte aperte e accogliente”.
Continua don Orazio Sciacca:“Essere una comunità inclusiva, creare legami di fraternità, prendersi cura di coloro che sono nel bisogno, avere uno stile di appartenenza e rendere visibile l’invisibile“.
Il diversamente abile non è inabile, cioè incapace di fare nulla. Ha talenti che vanno sviluppati in un ambiente integrato dove i ragazzi possono esprimere le propria qualità. I formatori sono “Artigiani di comunità e buoni compagni di viaggio” nel cammino della vita.
Gisella Di Giovanni