Nel salone teatro della Parrocchia Santuario Maria SS. della Catena di Aci Catena si è tenuto il secondo incontro formativo per catechisti dal tema “Il catechista: un’identità da ripensare”. Evento organizzato dall‘ Ufficio catechistico diocesano, guidato da don Carmelo Sciuto. Relatore di quest’incontro don Fabio Pizzitola, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Trapani.
La riflessione di don Fabio prende inizio dall’analisi del libro degli Atti degli apostoli, capitolo 2, e nel dettaglio, dalla parte che riguarda la Pentecoste. L’episodio narra il kerygma annunciato con amore da Pietro agli abitanti di Gerusalemme. Il catechista, quindi, deve toccare il cuore, essere testimone del Cristo Risorto e trasmettere la fede che scaturisce dall’incontro salvifico con Gesù. La catechesi oltre che kerygmatica, quindi di annuncio, è anche narrativa, cioè è “eco della Parola”. Il Vangelo è necessario farlo riecheggiare nella propria esperienza e nel proprio vissuto anche attraverso le gioie, i dolori e le cadute di ogni giorno. La Parola ci sprona ad avere lo stile di Gesù: camminare, uscire e andare incontro.
Formazione dei catechisti: sapersi mettere in ascolto
Infine, don Fabio ha invitato ad avere il coraggio di stravolgere la prassi delle catechesi, spesso troppo “scolarizzata”. La catechesi non è lezione sistematica o “contenutistica”. Essa è piuttosto presenza di colui che si mette in ascolto, dando un senso alle domande con delle risposte dense di significato. E’ la pazienza di colui che sa accogliere e fa sentire la propria vicinanza.
Di don Carmelo Sciuto le parole di congedo e incoraggiamento: “Siamo chiamati ad essere catechisti credibili e in cammino, desiderosi di guardare avanti con la consapevolezza che Dio attraverso il servizio donato agli altri si prende cura dei suoi figli. Siamo via, strada e compagni di viaggio dei nostri ragazzi”.
Gisella Di Giovanni