Singapore si colore di rosso: arriva la prima vittoria stagionale Ferrari da parte di Carlos Sainz a interrompere il dominio Red Bull.
Dal dominio Red Bull-Verstappen alla prova di forza a Monza
14 le vittorie Red Bull in 15 gare in questa stagione di Formula Uno. Dall’inizio della stagione, dal Bahrain a marzo, a Monza nel primo week-end di settembre, è diventata un’abitudine vedere una Red Bull arrivare prima di tutti gli altri. Abitudine interrotta domenica a Singapore. Ed è la SF-23 di Carlos Sainz che riesce a portare a casa la prima vittoria stagionale e a interrompere il dominio della casa austriaca.
E, se è vero che la Red Bull sta dominando la F1, è vero anche che questo dominio ha un nome e un cognome: Max Verstappen. È lui che a Monza sigla il record assoluto di 10 vittorie consecutive battendo quello di Vettel nel 2013 con la stessa casa, quando ne aveva centrate nove consecutive. Ed è sempre lui che vanta per questa stagione già 12 vittorie e due secondi posti dietro al compagno di squadra Sergio Perez. E, di sicuro, l’olandese pensava di allungare il record di trionfi consecutivi, ma a Singapore questo non gli è stato possibile. La Ferrari, anonima per gran parte dei GP di quest’anno, ha infatti deciso di dargli del filo del torcere e, se già si era avuto un assaggio a Monza, nessuno si sarebbe aspettato il trionfo a Singapore.
È a Monza, infatti, nel GP di casa, che le rosse cominciano a dare segni di vita. Nelle prime prove libere, Sainz registra il secondo tempo e Leclerc il quarto e nelle seconde e terze libere lo spagnolo è il più veloce di tutti. Lo stesso ritmo si mantiene anche in qualifica con Sainz che si prende la sua quarta pole position e Leclerc che parte dalla prima casella della seconda fila, dietro al compagno e al solito Max. Ma, oltre a un pre gara che in molte occasioni si era rivelato funzionare, a dispetto poi di gare in cui non si aveva il passo, è a Monza, davanti al pubblico di casa, che la Ferrari riesce a concretizzare l’inizio della sua rinascita. Sainz si prende infatti il gradino più basso del podio e Leclerc rimane subito sotto.
Un assaggio di una Ferrari forte c’era, quindi, stato, ma il due (quasi tre) volte campione del mondo non si era preoccupato e forse per questo è stato colto di sorpresa a Singapore.
La magia di Singapore
«Una sensazione incredibile e un week-end perfetto. – dice Carlos Sainz al termine del GP – Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo alla perfezione, torniamo a casa con un successo e credo che tutta l’Italia possa essere orgogliosa» queste le parole dello spagnolo che descrivono la magia della Rossa a Singapore. Perché sì, è a Singapore, dopo l’assaggio dato a casa nostra, che quella forza ritrovata della rossa si concretizza.
Una forza che ci ha messo un po’ ad arrivare. Dall’ultima vittoria, quella del 10 luglio 2022 in Austria a opera di Charles Leclerc, erano passati 434 giorni. Un digiuno enorme, ma che si è, per fortuna, interrotto per lasciare spazio alla prima vittoria dell’epoca Vasseur. Vittoria che si spera sia solo un nuovo inizio per la Ferarri. Un inizio all’insegna di una buona strategia, un ottimo lavoro del team e un sempre bellissimo lavoro di squadra da parte dei due piloti, così come è stato a Singapore.
Perché Singapore è davvero stata magica, quasi perfetta. Tre piloti arrivati insieme al traguardo, strategia rischiosa ma intelligente e una buona gestione delle gomme: tutto questo ci hanno regalato gli uomini della Rossa. Una gara eccezionale sia quella dello spagnolo che, già dalla partenza, riesce a tenersi tutti dietro che quella del monegasco che si mette subito dietro al compagno di squadra. Bellissimo il sacrificio di Leclerc costretto a rallentare per coprire il suo compagno. Strategia fantastica, seppur azzardata, quella di Sainz che concede il DRS a Norris per difendersi dalle Mercedes. Difesa stupenda di Leclerc che, con le gomme usurate, riesce a portare la sua #16 sotto al podio, davanti a Marx Verstappen.
Tutto quasi perfetto, in una gara che, con un pizzico di sfortuna in meno per Leclerc, avrebbe portato due Ferrari sul podio. Un inizio da cui partire ma senza esaltarsi troppo, come ricorda Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1 al termine della gara. «È stato eccezionale – dice il team principal a proposito della gara di Sainz – Il team ha reagito ai momenti di difficoltà, abbiamo fatto un passo in avanti. Però non siamo campioni del mondo oggi e a Suzuka ripartiremo ancora da zero». E con questa consapevolezza, con questo piccolo grande passo avanti, ma sempre con i piedi per terra, la Ferrari, da oggi riparte.
Noemi Di Benedetto