Riportiamo le riflessioni del prof. Francesco Pira in merito ai dati sempre più allarmanti sui giovani, affermando che è tempo di agire.
Una recente indagine rivela che “l’80.8% ha consumato alcol nell’ultimo anno (l’82.5% tra i ragazzi e il 79% tra le ragazze). Il 15.7% ha fatto binge drinking (5 o più bevute di fila) nell’ultimo mese (il 19.2% tra i ragazzi e il 12.1 tra le ragazze). Il 12.2% si è ubriacato nell’ultimo mese (il 12.4% tra i ragazzi e 12.1% tra le ragazze). Per quanto riguarda l’uso di Cannabinoidi il 25.8% ha fumato cannabis nell’ultimo anno (il 29.4% tra i ragazzi e 22.1% tra le ragazze). Gli studenti che hanno consumato psicofarmaci senza prescrizione medica sono il 6.6%
Francesco Pira / Occupiamoci dei giovani
Vittorio Bachelet, giurista e politico italiano, riteneva necessario “formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e, naturalmente alla giustizia. In particolare dovrà coltivarsi nei giovani la virtù della prudenza. È la prudenza che aiuta a evitare di confondere l’essenziale e il rinunciabile, il desiderabile e il possibile, che aiuta a valutare i dati di fatto in cui l’azione deve svolgersi, e consente il realismo più efficace nella coerenza dei valori ideali”. Un concetto meraviglioso che nella società odierna meriterebbe di essere applicato e condiviso da tutti.
La mia attività di ricerca si è svolta non solo nei contesti accademico-scientifici, ma anche nelle scuole e nelle associazioni, incontrando studenti, docenti, genitori. Il lavoro che conduco da anni mira a dare una spiegazione ai nuovi codici e ai nuovi linguaggi tra i giovani e adulti.
Francesco Pira / A cosa sono esposti i giovani
Preadolescenti e adolescenti sempre connessi ed esposti a numerosi rischi: il cyber bullismo, il sexting, il revenge porn, il body shaming. Viviamo nell’era del Metaverso e distinguere la vita reale da quella virtuale diventa sempre più difficile. I numeri ci confermano l’aumento del 200% dei reati legati alle devianze attraverso le nuove tecnologie che ci devono far riflettere e preoccupare.
L’aspetto più drammatico è legato alla pedopornografia, fenomeno in forte aumento. In questi ultimi giorni, ho avuto modo di leggere i nuovi dati che riguardano gli abusi sui minori. Uno dei reati di cui si sta discutendo è il sextortion, un ricatto a sfondo sessuale per sottrarre con l’inganno denaro. Nel 2021 è stato rilevato, da un report della Direzione centrale della polizia criminale, un +94 per cento rispetto al 2020. Un reato gravissimo che provoca terribili conseguenze nella vita dei minori coinvolti. Le giovani vittime non sono in grado di confessare quello che hanno subito né ai loro genitori e né ai loro compagni.
Francesco Pira / Dati allarmanti sui giovani : è tempo di agire
I numeri parlano chiaro nel 2021 su 101 casi, 77 hanno riguardato la fascia 14-17 anni e 23 la fascia 10-13 anni. L’agenzia ANSA ha pubblicato nuovi elementi allarmanti che si sono registrati nel 2022. A quanto pare sono cresciuti i reati sessuali commessi nelle scuole.Ma non è tutto. Secondo il rapporto UNICEF nel mondo quasi 46.000 adolescenti muoiono a causa di suicidio ogni anno – più di uno ogni 11 minuti. Principalmente si tratta di giovani trai 15 e i 19 anni.
Recentemente, l’agenzia ANSA ha pubblicato i dati diffusi dall’UNICEF in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, rivolta al tema della salute mentale e psicosociale. “Nel mondo 1 adolescente su 7 fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale e secondo i dati di un sondaggio il 50% si sente triste, preoccupato, o angosciato”. La pandemia ha aggravato la situazione e ha evidenziato numerose problematiche dovute alla continua connessione in rete.
Ricerca condotta da Espad: stili di vita e comportamenti a rischio
Come se non bastasse sono arrivati i risultati di una ricerca condotta da ESPAD Italia (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs – Italy) sugli stili di vita e sui comportamenti a rischio, legati all’uso di alcool e di cannabis, al gioco d’azzardo, ai videogiochi e molto altro ancora, su un campione di studenti e studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni frequentanti le scuole medie superiori italiane.
Questo studio, cosi come riportato dal sito Espad.it, si ripete annualmente su un campione rappresentativo delle scuole superiori presenti su tutto il territorio nazionale.Viene somministrato un questionario anonimo, la cui riservatezza è garantita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in pieno rispetto della normativa vigente, in versione cartacea o digitale, a tutti gli studenti delle classi selezionate, in modo da garantire la standardizzazione della raccolta. Le percentuali mi hanno davvero stupito e mi sono reso conto di quanti rischi corrono i nostri ragazzi e i nostri figli.
Francesco Pira / Dati allarmanti sui giovani
L’indagine mostra che “l’80.8% ha consumato alcol nell’ultimo anno (l’82.5% tra i ragazzi e il 79% tra le ragazze). Il 15.7% ha fatto binge drinking (5 o più bevute di fila) nell’ultimo mese (il 19.2% tra i ragazzi e il 12.1 tra le ragazze). Il 12.2% si è ubriacato nell’ultimo mese (il 12.4% tra i ragazzi e 12.1% tra le ragazze).
Per quanto riguarda l’uso di Cannabinoidi il 25.8% ha fumato cannabis nell’ultimo anno (il 29.4% tra i ragazzi e 22.1% tra le ragazze). Gli studenti che hanno consumato psicofarmaci senza prescrizione medica sono il 6.6% (il 3.7% tra i ragazzi e il 9.6% tra le ragazze). A giocare d’azzardo è il 45.2% (il 54.3% tra i ragazzi e il 34.9% tra le ragazze). I giovani che hanno giocato con i videogiochi, almeno una volta nel corso dell’anno, sono il 64.5% (l’84.2% tra i ragazzi e il 44.5% tra le ragazze)”.
Gardner e Davis sostenevano che “la tecnologia dei media digitali ha dato vita ad una pletora di nuovi strumenti e nuovi contesti in cui i giovani possono esprimere ed esplorare la propria identità – social, network, siti di messaggi istantanei e di condivisione di video, blog, mondi virtuali. Un numero crescente di ragazzi accede a questi contesti attraverso un’applicazione sul suo smartphone o tablet. L’interfaccia delle applicazioni diventa quindi parte integrante della modalità in cui scelgono di esprimere se stessi online”. Nell’arco di pochi anni siamo andati ben oltre le evidenze dei due studiosi, non si tratta più semplicemente dell’espressione di sé stessi online, ma della fine della separazione tra on e off line.
I giovani, la fragilità, i social network
Dinamiche complesse che mostrano le contraddizioni della vita sociale. Ad emergere è soprattutto la fragilità dei giovani che desiderano essere accettati dal pubblico che li segue sui social network e sono disposti a tutto pur di apparire. Il mondo degli adulti sembra sempre più lontano e incapace di seguire i più piccoli. Infatti, rimangono tante le incognite di questo processo complesso che non può essere sottovalutato o ignorato. Dobbiamo impegnarci tutti per dar vita ad un nuovo rinascimento culturale che riporti i giovani al centro dei processi educativi altrimenti, come sosteneva Martin Luther King, “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.
Francesco Pira
Delegato del Rettore alla Comunicazione all’Università di Messina, dove insegna comunicazione e giornalismo ed è coordinatore didattico del master in social media manager del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne.