Papa Francesco / Pira: il potere delle parole, grande eredità di un Pontefice storyteller

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Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), pontefice dal 2013 al 2025, ha rivoluzionato il modo di comunicare della Chiesa e della società globale. In questa riflessione su Papa Francesco, il sociologo Francesco Pira analizza il potere delle sue parole e l’eredità comunicativa di un pontefice storyteller. In un’epoca dominata da “iperconnessioni” e sovraccarico informativo, la sua voce ha dato vita a una vera ecologia del linguaggio, capace di edificare comunità e promuovere la pace.

Riflessione Prof. Francesco Pira / L’eredità di un pontefice storyteller

Fin dal suo primo Angelus, Bergoglio ha scelto la narrazione anziché il proselitismo telegrafico: microstorie, esempi concreti, immagini vivide per avvicinare i fedeli e i non credenti. Ha trasformato ogni omelia in un racconto capace di accorciare le distanze tra il sacro e il quotidiano, facendo percepire la Chiesa come “vicina” e “partecipativa” nella vita di tutti i giorni.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Narrazione orizzontale: avvicinare le persone

Papa Francesco ha rotto lo schema della comunicazione verticale: non un messaggio “dall’alto”, ma un dialogo alla pari con il mondo. Utilizzando Instagram, Twitter e interviste televisive, ha parlato di migrazione, guerra e tutela dell’ambiente con parole semplici e dirette, concentrandosi su storie di persone reali. Così, il Pontefice è diventato “voce amica” per milioni di utenti.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Verità ed empatia nei messaggi

Le parole non sono mai soltanto parole: sono fatti che costruiscono gli ambienti umani…” scrive il professore Francesco Pira, il quale ha sottolineato il dovere etico del comunicatore di servire la verità, denunciando ogni manipolazione del linguaggio. Con empatia, ha mostrato come un messaggio sincero possa cambiare il destino delle generazioni, promuovendo un “linguaggio di cura” e di ascolto attivo.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Fake news e responsabilità sociale

Di fronte al dilagare delle bufale, il Pontefice non si è limitato a condannare le “fake news” ma ne ha spiegato le radici e i rischi: “Una brutta comunicazione deforma la realtà”. Pira ricorda come Bergoglio abbia esortato i media a riscoprire pulizia, onestà e completezza, sottolineando la fragilità di una società in cui l’informazione è piegata al sensazionalismo.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Il giornalismo come missione, non come somma di click

Durante il Premio Biagio Agnes, Francesco ha descritto il giornalista non come “contabile della storia”, ma come “testimone compassionevole”. Ha rilanciato l’idea di un’informazione che “consuma le suole delle scarpe”, fatta di taccuino, penna e osservazione diretta, piuttosto che di click voraci e titoli ad effetto.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Tecnologia e connessione umana

Consapevole delle potenzialità e dei pericoli delle nuove tecnologie, Papa Francesco ha ammonito: “Non basta vivere ‘in rete’, bisogna creare ponti”. Ha messo in guardia dall’“inverdimento digitale”, la tendenza a considerare la connessione come sinonimo di comunità, sottolineando invece la necessità di una comunicazione che conservi il calore della relazione faccia a faccia.

Riflessione Prof. Francesco Pira / L’intelligenza artificiale e le sfide morali

In un mondo in cui droni autonomi e “robot killer” stanno ridefinendo i conflitti, il Pontefice ha posto la questione etica al centro del dibattito: la tecnologia deve servire la vita, non distruggerla. Ha esortato a riflettere sulle implicazioni morali dell’IA e a sviluppare normative che garantiscano la pace e la dignità umana.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Verso un’ecologia della parola

Il messaggio più profondo di Francesco è la creazione di un’“ecologia della parola”: un uso consapevole del linguaggio come risorsa vitale. Le parole possono costruire o distruggere, unire o dividere. La sfida lanciata dal Papa è di educare le nuove generazioni all’onestà, al rispetto e alla solidarietà, affinché ogni comunicatore, dal giornalista all’influencer, si senta responsabile del bene comune.

Riflessione Prof. Francesco Pira / Un’eredità duratura

Con il suo pontificato, Papa Francesco ha dimostrato che comunicare è un atto di responsabilità sociale e spirituale. L’“Oratorio della parola” che ci ha lasciato non inizia con un click, ma con un cuore aperto all’ascolto. Se sapremo raccogliere questa eredità, potremo davvero costruire un mondo in cui la comunicazione sia strumento di incontro, pace e rinascita. La riflessione di Francesco Pira su Papa Francesco ci invita a considerare la parola come mezzo di responsabilità sociale e cura dell’altro.

Francesco Pira

Francesco Pira,  professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Messina. Giornalista, saggista e studioso di comunicazione, è autore di numerosi articoli e volumi su media, linguaggi digitali e dinamiche sociali contemporanee.