Francia / Maxi sciopero contro la riforma delle pensioni

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In Francia, l’ultima settimana ha visto giorni di sciopero intenso contro la Riforma del sistema pensionistico. La proposta, presentata dal Governo francese nel Gennaio 2023, viene descritta come “un progetto per l’equilibrio del sistema delle pensioni, indispensabile alla sua stabilità”. Ma più del 60% della popolazione francese si trova in disaccordo con la sua entrata in vigore e ha quindi deciso di manifestare apertamente il proprio dissenso attraverso un unico grande sciopero.

Francia / La Riforma

Lo scorso 10 Gennaio, la Prima ministra Elisabeth Borne e il Ministro del Lavoro, dell’Impiego e dell’Integrazione Oliver Dussopt, hanno presentato il progetto del Governo per l’avvenire del sistema pensionistico francese. Per l’occasione, erano presenti anche Bruno Le Maire (ministro dell’Economia e delle Finanze) e Stanislas Guérini (ministro della Trasformazione e della Funzione pubblica). La riforma prevedrebbe dei punti essenziali aventi degli obiettivi specifici.

  1. Equilibrare il sistema delle pensioni. In vista di tale scopo, è stato proposto il progressivo innalzamento dell’età pensionabile dai 62 anni attuali ai 64, entro il 2030. In più, si pensa all’incremento dell’età contributiva da 42 a 43 anni per il conseguimento della pensione completa. A partire dal 2027.
  2. Proteggere le persone con carriere lunghe e difficili. Questo “dispositivo di protezione” verrà applicato su qualunque persona che abbia cominciato a lavorare presto. In questo modo, non si supererà la soglia dei 44 anni lavorativi. Coloro che abbiano iniziato prima dei 16 anni potranno dunque ottenere la pensione a 58 anni. Chi ha cominciato tra i 16 e i 18 anni potrà conseguirla a partire dai 60. Infine, per chi ha intrapreso la carriera lavorativa tra i 18 e i 20 anni, la pensione è prevista a partire dai 62.
  3. Proteggere dall’usura professionale. Per realizzare questo intento, più dipendenti potranno beneficiare del conto professionale di prevenzione con più diritti. Un nuovo utilizzo di questo dispositivo darà la possibilità di finanziare un congedo di riconversione. Quest’ultimo, consentirebbe di cambiare mestiere più facilmente. Sarà poi istituito un fondo d’investimento nella prevenzione dell’usura professionale con 1 Md€ sul quinquennio. Infine, sarà attuato un controllo medico rafforzato presso i lavoratori che esercitano professioni identificate come “esposte alla penuria”.

Francia / La RiformaElisabeth Borne Francia riforma

I fautori della riforma la descrivono poi “un progetto di giustizia che si applica a tutti”. Infatti, essa prevede innanzitutto l’estinzione dei principali regimi pensionistici speciali. Per la funzione pubblica, invece, tra le novità troviamo la creazione di un fondo di prevenzione dell’usura professionale presso l’assicurazione malattia, per accompagnare gli istituti ospedalieri e medico-sociali. Si mira anche a rafforzare i diritti pensionistici dei lavoratori autonomi e “garantire una pensione decente”.

La pensione minima aumenterà dunque di 100€ al mese per una carriera completa. Infine, nel tentativo di valorizzare gli anziani, verrà creato un indice senior. In questo modo sarà possibile fare trasparenza nelle imprese e ricollocare la gestione delle età al centro del dialogo sociale.

Francia / Maxi sciopero contro la Riforma delle pensioni

Il progetto non sembra però essere in linea con i desideri della gran parte dei cittadini. Più del 60% si è infatti adoperato nell’organizzazione di un’intensa manifestazione di opposizione. L’obiettivo: il ritiro della riforma. Come non ha mai mancato di sottolineare nel corso della storia, il popolo francese è in grado di unirsi e concentrare tutte le proprie forze per farsi sentire. In questo caso, il dissenso ha occupato le giornate del 7, 8 e 9 Marzo. Con una spiccata partecipazione durante il primo giorno.

I punti più discussi sono quattro. Il progressivo innalzamento dell’età pensionabile dai 62 anni attuali ai 64 entro il 2030. L’incremento dell’età contributiva da 42 a 43 anni per il conseguimento della pensione completa a partire dal 2027. L’aumento a 1200 euro mensili delle pensioni minime; l’estinzione dei regimi speciali (ai quali appartiene il 25% dei pensionati).

Francia / Maxi sciopero contro la riforma delle pensioni

Manifestazioni di piazza e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. A questo, si sommano le conseguenze della partecipazione allo sciopero di professionisti quali i controllori e gli insegnanti. Segue quindi una massiccia limitazione della circolazione dei mezzi di trasporto. Includendo la cancellazione del 20/30% dei voli nelle giornate di Francia sciopero riforma sistema pensionisticomartedì e mercoledì. Nell’ambito dell’istruzione, si è assistito alla chiusura delle scuole e a una riorganizzazione dei corsi universitari. Questi ultimi si sarebbero svolti sia in presenza sia da remoto. La Francia è stata paralizzata.

Su invito della CGT (Confédération Générale du Travail), hanno poi partecipato i lavoratori delle raffinerie, elettrici, lavoratori del gas. Si aggiungono i netturbini, portuali, lavoratori del vetro e della ceramica. Non mancano i giovani che, come sempre in Francia, sono i primi ad attivarsi quando si tratta di far valere i propri diritti e quelli di tutta la popolazione.

D’altra parte, è intervenuto il Ministro delegato incaricato dei conti pubblici Gabriel Attal: ha sottolineato la legittimità delle manifestazioni, in un quadro democratico in cui la classe politica francese ha “sempre ascoltato la rabbia di coloro che si oppongono a questa riforma”. Resta così da chiedersi se questa tanto discussa riforma riuscirà a rispettare il calendario predisposto. Se, dunque, la sua entrata in vigore (prevista per il 1° settembre 2023) troverà una sua realizzazione. In ogni caso, assistiamo ad un panorama in cui l’opposizione viene ampiamente manifestata e ascoltata. Dentro e fuori il Parlamento.

Roberta Lazzaro

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