Antichissimi riti sacri e il richiamo per i fedeli con il suono ritmato dei grossi tamburi. Domenica 24 marzo il borgo di Gangi è pronto a celebrare la sua speciale Domenica delle Palme, una delle dieci manifestazioni sacre più importanti d’Italia. Un patrimonio immateriale tra fede, storia e cultura.
Un rito millenario che più di ogni altro suscita un’ intensa fede e partecipazione popolare è la “processione delle Palme”. Qui sarà il ritmare cadenzato dei tamburi, che si diffonde lungo il dedalo di viuzze del centro medievale, ad annunciare l’ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme.
Durante il corteo sacro – riporta una nota stampa -i confrati delle dodici confraternite (Santissimo Salvatore; Anime Sante del Purgatorio; Santissimo Sacramento; Trinità, Gesù, Maria e Giuseppe; Madonna del Divino Parto; Madonna della Catena; Maria Santissima Annunziata; Maria SS degli Agonizzanti; Maria SS del Carmine; Maria SS del Rosario e San Giuseppe dei Poveri) incedono lenti indossando le tradizionali casacche con le effigi dei santi protettori. E a turno portano a spalla le pesanti palme, fissate attorno a un asse centrale in legno detto «cunocchia».
Palme adornate con fiori e datteri. Ma principalmente con minuscole manifatture ottenute abilmente dall’intreccio delle foglie più tenere delle palme. Vi è apposta l’effigie della confraternita realizzata dall’artista del pane Francesco Lo Giudice.
Gangi, “Tamburinara” e Confraternite alla processione della Domenica delle Palme
Ogni confraternita sarà preceduta da due Tamburinara che indossano le «rubriche», antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento.
Il programma prevede alle 7,30 del mattino, davanti il sacrato della chiesa di san Paolo, la “spartenza”, la divisione, e l’allestimento delle Palme che saranno portate in processione.
Alle ore 10 in chiesa Madre (piazza del Popolo) vi sarà la benedizione delle Palme. Da qui il corteo sacro con il suo incedere lento raggiungerà la chiesa del Santissimo Salvatore. Qui, alle 10,30, è previsto un momento di preghiera con “Memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme”.
Dopo il periplo lungo la parte alta dell’abitato la processione farà ritorno in chiesa Madre. Qui è previsto l’antico rito della “porta della chiesa” (il sacerdote con la croce in mano busserà per ben tre volte al portone prima di entrare). Seguirà la celebrazione della Messa solenne che sarà preceduta da uno dei momenti più attesi: la “Tamburinata”.
Ventiquattro “Tamburinara” accoglieranno il “Signore
che entra a Gerusalemme”
I ventiquattro Tamburinara, due per ogni confraternita, daranno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi con ritmi ben cadenzati. Un suono che è possibile udire anche a distanza di chilometri. Ad accogliere questo spettacolo, in un clima festoso, sarà lo spiazzo sotto gli archi della millenaria Torre dei Ventimiglia.
“La Domenica delle Palme che dà inizio ai riti della Settimana Santa a Gangi – ha detto don Giuseppe Amato parroco della chiesa Madre – è particolarmente suggestiva. Per la presenza delle 12 Confraternite che con gli antichi vestiari partecipano alla processione portando le monumentali Palme benedette.
E anche per l’antico rito dell’apertura della porta della chiesa Madre. A questo segue la tradizionale Tamburinata voce roboante della folla in festa che accoglie il Signore che entra a Gerusalemme”.
La Domenica delle Palme anticipa le celebrazioni
della Settimana Santa
“La meticolosa preparazione di ogni cosa -continua don Amato – ci testimonia il trasporto con il quale tutti, grandi e piccoli, vivono questo giorno. Questo clima continuerà durante le “cene” del giovedì Santo nelle sedi delle Confraternite. Fino alla celebrazione del Venerdì Santo con la processione con di alcuni misteri della Passione che precedono le statue del Cristo morto e dell’Addolorata. E infine con le Veglie pasquali celebrate nelle Parrocchie”.
“La domenica delle Palme di Gangi – aggiunge il primo cittadino di Gangi Giuseppe Ferrarello – ogni anno richiama migliaia di fedeli da tutta la Sicilia e non solo ed è una delle manifestazioni sacre più importanti d’Italia. Un momento di profonda religiosità che racchiude anche storia e cultura sacra gangitana. Occorre ringraziare chi permette il ripetersi di questo speciale ed unico momento di fede: la comunità ecclesiale, l’associazione “I tamburinara di Gangi”, la Pro Loco e i due parroci don Giuseppe Amato e don Massimo Alfonzo”.
Per l’occasione, considerato il notevole afflusso di visitatori, l’amministrazione comunale di Gangi in collaborazione con la Pro Loco e le associazioni di volontariato locali, ha predisposto un apposito servizio d’ordine.