Lì dove ebbe inizio la storia contemporanea, l’Europa odierna si rifletterà nello specchio dell’epoca che le diede origine duecento anni fa: negli stessi luoghi in cui si svolsero i discorsi e le feste del Congresso di Vienna – in occasione delle Celebrazioni del Bicentenario della chiusura del potente evento della Restaurazione – la Compagnia Nazionale di Danza Storica, diretta da Nino Graziano Luca, darà vita al “Gran Ballo dell’800”.
È la prima trasferta viennese, – si legge in un comunicato – autentico orgoglio per l’Italia e per la sua tradizione del Ballo, nonché metafora del gemellaggio con l’aristocratica Austria: «L’evento ottocentesco dell’anno ma anche di una vita – come lo ha definito il suo promotore – vera e propria consacrazione di 25 anni di duro lavoro filologico e coreografico».
Sabato 18 aprile 2015, le porte del Parkhotel Schönbrunn – accanto al celebre Castello che fu dimora di Napoleone, dell’imperatore Francesco Giuseppe e della moglie Sissi – si schiuderanno per accogliere i danzatori nei loro eleganti frac e preziosi abiti in crinolina, trascinati nelle movenze dalle note dei più grandi compositori del XIX secolo, tra cui anche Johann Strauss, che proprio in queste stesse sale, con il padre, debuttò con i suoi intramontabili valzer. Qui ogni dettaglio esprimerà la suggestione e i fasti dell’epoca passata: dalla leggiadria delle opere musicali, al sincronismo dei passi, dalla cura dei carnet di sala ai sorrisi delle coppie danzanti, fino, naturalmente, al fascino sfarzoso dei costumi. Un patrimonio storico e culturale collettivo che diventa accessibile ai contemporanei, grazie allo slancio creativo, alla passione intellettuale e l’accuratezza delle ricerche di Nino Graziano Luca, da anni attento studioso dei testi dell’epoca per plasmare quelli che erano, e sono ancora, i “capolavori del bello”.
A coronamento del percorso cominciato lo scorso novembre a Roma, a Palazzo Brancaccio, con il Gran Ballo in onore dell’anniversario dell’apertura del Congresso – che curiosamente venne definito dagli stessi partecipanti “danzante” – si proseguirà direttamente a Vienna con quelle che sono state le colonne sonore della vita imperiale: valzer, quadriglie, contraddanze e mazurche, sull’esempio delle incantevoli scene della saga della Principessa Sissi ma anche del Gattopardo e delle splendidi immagini evocate dai più bei romanzi ottocenteschi come il Tonio Kroger di Thomas Mann. In particolar modo le coreografie riprenderanno quelle del capolavoro cinematografico di Luchino Visconti.
I danzatori della Compagnia Nazionale di Danza Storica, insieme al dott. Christian Berlakovits (già Ambasciatore d’Austria in Italia) e agli amici italiani che abitano a Vienna, indosseranno sia abiti originali che realizzati da sartorie artigianali, riproduzioni fedeli dei modelli ritratti nei quadri dell’epoca, nelle pubblicazioni d’illustrazione d’antan, nelle opere saggistiche e letterarie, nonché dei figurini pubblicati nelle riviste specializzate del tempo.
Tra i momenti di spettacolo sono previsti inoltre dei “Pas de deux” dell’ensemble Vienna Waltz Project diretto da Christian Tichy, già solista e maestro di balletto al Teatro dell’Opera di Vienna, e noto anche per aver coreografato il Concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna. La mattina di domenica 19 la Compagnia e Nino Graziano Luca saranno accolti a Palazzo Metternich, accompagnati dall’ Ambasciatore d’Italia in Austria Giorgio Marrapodi.